Page 1693 - Giorgio Vasari
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Sicurtà, il che non credo, perché la sicurtà è dell'animo e la quiete è
del corpo. Figuraremo dunque la Quiete da noi in questo modo: una
giovane di aspetto piacevole, che come stanca non giaccia, ma segga
e dorma con la testa appoggiata sopra al braccio sinistro; abbi
un'asta che se gli posi sopra nella spalla e da piè ponti in terra, e
sopra essa lasci cadere il braccio spendolone e vi tenga una gamba
cavalcioni in atto di posare per ristoro e non per infingardia. Tenga
una corona di papaveri et un scettro apartato da un canto, ma non sì
che non possi prontamente ripigliarlo, e dove la Vigilanza ha in capo
un gallo che canta, a questa si puol fare una gallina che covi, per
mostrare che ancora posando fa la sua azzione.
Dentro all'ovato medesimo, dalla parte destra, farassi una Luna. La
sua figura sarà di una giovane di anni circa diciotto, grande, di
aspetto virginale, simile ad Apollo, con le chiome lunghe, folte e
crespe alquanto, o con uno di quelli cappelli in capo che si dicano
acidari, largo di sotto et acuto e torto in cima come il corno del doge,
con due ali verso la fronte, che pendano e cuoprino l'orecchie e fuori
della testa con due cornette, come da una luna crescente, o secondo
Apuleio con un tondo schiacciato, liscio e risplendente a guisa di
specchio in mezzo la fronte, che di qua e di là abbia alcuni serpenti e
sopra certe poche spighe, con una corona in capo o di dittamo,
secondo i Greci, o di diversi fiori, secondo Marziano, o di elicriso,
secondo alcun altri. La veste, chi vuol che sia lunga fino a' piedi, chi
corta fino alle ginocchia, succinta sotto le mamelle et attraversata
sotto l'ombilico alla ninfale, con un mantelletto in spalla affibbiato sul
destro muscolo, e con usattini in piede vagamente lavorati. Pausania
alludendo credo a Diana, la fa vestita di pelle di cervo; Apuleio,
pigliandola forse per Iside, gli dà un abito di velo sottilissimo di varii
colori: bianco, giallo, rosso, et un'altra veste tutta nera, ma chiara e
lucida, sparsa di molte stelle con una luna in mezzo e con un lembo
d'intorno, con ornamenti di fiori e di frutti pendente a guisa di fiocchi.
Pigliate un di questi abiti, qual meglio vi torna. Le braccia fate che
siano ignude, con le lor maniche larghe, con la destra tenga una face
ardente, con la sinistra un arco allentato, il quale secondo Claudiano
è di corno e secondo Ovidio di oro. Fatelo come vi pare et attaccategli