Page 1688 - Giorgio Vasari
P. 1688

Francesco. Nella terza il medesimo Papa fa legato il cardinal di Monte

               al Concilio di Trento, dove sono infiniti ritratti. Nell'ultima, che è fra le
               due  finestre,  il  detto  fa  molti  cardinali  per  la  preparazione  del
               Concilio,  fra  i  quali  vi  sono  quattro  che  dopo  lui  successivamente
               furono papi: Iulio Terzo, Marcello Cervino, Paulo Quarto e Pio Quarto.

               Il qual salotto, per dirlo brevemente, è ornatissimo di tutto quello che
               a sì fatto luogo si conviene.

               Nella prima camera a canto a questo salotto, dedicata al vestire, che
               è lavorata anch'essa di stucchi e d'oro riccamente, è nel mezzo un
               sacrifizio  con  tre  figure  nude,  fra  le  quali  è  un  Alessandro  Magno

               armato, che butta sopra il fuoco alcune vesti di pelle, et in molte altre
               storie,  che  sono  nel  medesimo  luogo,  è  quando  si  trovò  il  vestire
               d'erbe  e  d'altre  cose  salvatiche,  che  troppo  sarebbe  volere  il  tutto
               pienamente  raccontare.  Di  questa  si  entra  nella  seconda  camera,

               dedicata  al  Sonno,  la  quale  quando  ebbe  Taddeo  a  dipignere  ebbe
               queste  invenzioni  dal  comendatore  Anniballe  Caro,  di  commessione
               del cardinale. E perché meglio s'intenda il tutto, porremo qui l'aviso
               del Caro, con le sue proprie parole, che sono queste:



               I  soggetti  che  il  cardinale  mi  ha  comandato  che  io  vi  dia,  per  le
               pitture del palazzo di Caprarola, non basta che vi si dichino a parole,

               perché  oltre  all'invenzione  vi  si  ricerca  la  disposizione,  l'attitudini,  i
               colori et altre avertenze assai, secondo le descrizioni che io truovo
               delle cose che mi ci paiono al proposito; per che distendarò in carta
               tutto  che  sopra  ciò  mi  occorre  più  brevemente  e  più  distintamente

               ch'io potrò. E prima, quanto alla camera della volta piatta, che d'altro
               per ora non mi ha dato carico, mi pare che essendo ella destinata per
               il  letto  della  propria  persona  di  sua  signoria  illustrissima,  vi  si
               debbano fare cose convenienti al luogo e fuor dell'ordinario, sì quanto

               all'invenzione,  come  quanto  all'artifizio.  Ma  per  dir  prima  il  mio
               concetto in universale, vorrei che vi si facesse una Notte, perché oltre
               che  sarebbe  appropriata  al  dormire,  sarebbe  cosa  non  molto
               divulgata e sarebbe diversa dall'altre stanze e darebbe occasione a

               voi di far cose belle e rare dell'arte vostra; perché i gran lumi e le
               grand'ombre che ci vanno soglion dare assai di vaghezza e di rilievo
   1683   1684   1685   1686   1687   1688   1689   1690   1691   1692   1693