Page 1672 - Giorgio Vasari
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pittore.
Essendo poi ordinato a Taddeo che rifacesse nella sala de' palafrenieri
quegl'Apostoli, che già vi aveva fatto di terretta Raffaello, e da Paolo
Quarto erano stati gettati per terra, Taddeo fattone uno, fece
condurre tutti gli altri da Federigo suo fratello, che si portò molto
bene; e dopo feciono insieme nel palazzo di Araceli un fregio colorito
a fresco in una di quelle sale. Trattandosi poi, quasi nel medesimo
tempo che lavoravano costoro in Araceli, di dare al signor Federigo
Borromeo per donna la signora donna Verginia, figliola del duca Guido
Baldo d'Urbino, fu mandato Taddeo a ritrarla, il che fece
ottimamente, et avanti che partisse da Urbino fece tutti i disegni
d'una credenza, che quel Duca fece poi fare di terra in Castel Durante
per mandare al re Filippo di Spagna. Tornato Taddeo a Roma,
presentò al Papa il ritratto, che piacque assai, ma fu tanta la cortesia
di quel Pontefice o de' suoi ministri, che al povero pittore non furono,
non che altro, rifatte le spese. L'anno 1560, aspettando il Papa in
Roma il signor duca Cosimo e la signora duchessa Leonora sua
consorte, et avendo disegnato d'alloggiare loro eccellenze nelle
stanze che già Innocenzio Ottavo fabricò, le quali respondono sul
primo cortile del palazzo et in quello di San Piero e che hanno dalla
parte dinanzi logge che rispondono sopra la piazza dove si dà la
benedizione, fu dato carico a Taddeo di fare le pitture et alcuni fregi
che v'andavano, e di mettere d'oro i palchi nuovi, che si erano fatti in
luogo de' vecchi consumati dal tempo. Nella qual opera, che certo fu
grande e d'importanza, si portò molto bene Federigo, al quale diede
quasi cura del tutto Taddeo suo fratello, ma con suo gran pericolo
perciò che, dipignendo grottesche nelle dette logge, cascando d'uno
ponte che posava sul principale fu per capitare male. Né passò molto,
ch'il cardinale Emulio, a cui aveva di ciò dato cura il Papa, diede a
dipignere a molti giovani (acciò fosse finito tostamente) il palazzetto,
che è nel bosco di Belvedere, cominciato al tempo di papa Paolo
Quarto con bellissima fontana et ornamenti di molte statue antiche,
secondo l'architettura e disegno di Pirro Ligorio. I giovani dunque, che
in detto luogo con loro molto onore lavorarono, furono Federigo
Bassocci da Urbino, giovane di grande aspettazione, Lionardo Cungii