Page 1666 - Giorgio Vasari
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come in altro luogo s'è detto, in casa de' signori conti da Canossa;

               dopo cominciò, pur per sua eccellenza, una telona grande, dentrovi la
               conversione  di  San  Pavolo,  la  quale  è  ancora  così  imperfetta  a
               Sant'Agnolo  appresso  Ottaviano  suo  padre.  Ritornato  poi  in  Urbino
               andò  per  un  pezzo  seguitando  i  disegni  della  detta  capella,  che

               furono de' fatti di Nostra Donna, come si può vedere in una parte di
               quelli,  che  è  appresso  Federigo  suo  fratello,  disegnati  di  penna  e
               chiaro  scuro;  ma  o  venisse  che  'l  Duca  non  fosse  resoluto  e  gli

               paresse Taddeo troppo giovane, o da altra cagione, si stette Taddeo
               con  esso  lui  due  anni,  senza  fare  altro  che  alcune  pitture  in  uno
               studiolo  a  Pesaro  et  un'arme  grande  a  fresco  nella  facciata  del
               palazzo et il ritratto di quel Duca in un quadro grande quanto il vivo,
               che tutte furono bell'opere.

               Finalmente, avendo il Duca a partire per Roma per andare a ricevere

               il  bastone,  come  generale  di  santa  Chiesa,  da  papa  Giulio  Terzo,
               lasciò a Taddeo che seguitasse la detta capella e che fosse di tutto
               quello,  che  per  ciò  bisognava,  proveduto.  Ma  i  ministri  del  Duca,
               facendogli come i più di simili uomini fanno, cioè stentare ogni cosa,

               furono cagione che Taddeo, dopo avere perduto duoi anni di tempo,
               se n'andò a Roma, dove truovato il Duca si scusò destramente, senza
               dar  biasimo  a  nessuno,  promettendo  che  non  mancherebbe  di  fare
               quando  fosse  tempo.  L'anno  poi  1551,  avendo  Stefano  Veltroni  dal

               Monte  Sansavino  ordine  dal  Papa  e  dal  Vasari  di  fare  adornare  di
               grottesche  le  stanze  della  vigna,  che  fu  del  cardinale  Poggio,  fuori
               della porta del Popolo in sul monte, chiamò Taddeo, e nel quadro del
               mezzo gli fece dipignere una Occasione, che avendo presa la Fortuna,

               mostra di volerle tagliare il crine con le forbice, impresa di quel Papa,
               nel che Taddeo si portò molto bene. Dopo avendo il Vasari fatto sotto
               il palazzo nuovo, primo di tutti gl'altri, il disegno del cortile e della
               fonte, che poi fu seguitata dal Vignola e dall'Amannato e murata da

               Baronino, nel dipignervi molte cose Prospero Fontana, come di sotto
               si dirà, si servì assai di Taddeo in molte cose, che gli furono occasione
               di maggiore bene; perciò che, piacendo a quel Papa il suo modo di
               fare, gli fece dipignere in alcune stanze sopra il corridore di Belvedere

               alcune figurette colorite, che servirono per fregii di quelle camere, et
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