Page 1661 - Giorgio Vasari
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che l'aveano fatto di gesso, e quando fui a Roma l'anno passato me

               l'avevano  promesso.  Né  per  imbasciate  o  lettere  che  io  abbia  loro
               scritto  non  l'han  voluto  dare,  mostrando  poca  amorevolezza  al  lor
               morto  maestro;  però  non  ho  voluto  guardare  a  questa  loro
               ingratitudine,  essendo  stato  Daniello  amico  mio,  che  si  è  messo

               questo che ancora che li somigli poco, faccia la scusa della diligenza
               mia e della poca cura et amorevolezza di Michele degli Alberti e di
               Feliciano da San Vito.



               FINE DELLA VITA DI DANIELLO DA VOLTERRA, PITTORE E SCULTORE
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