Page 1660 - Giorgio Vasari
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lasciando per ciò loro dugento scudi. La quale ultima volontà
essequirono ambidue con amore e diligenza, dandogli in detto luogo,
secondo che da lui fu ordinato, onorata sepoltura. Ai medesimi lasciò
tutte le sue cose appartenenti all'arte, forme di gesso, modelli,
disegni e tutte altre masserizie e cose da lavorare, onde si offersono
all'ambasciadore di Francia di dare finita del tutto fra certo tempo
l'opera del cavallo e la figura del re che vi andava sopra, e nel vero
essendosi ambidue esercitati molti anni sotto la disciplina e studio di
Daniello, si può da loro sperare ogni gran cosa.
È stato creato similmente di Daniello Biagio da Carigliano pistolese e
Giovampaulo Rossetti da Volterra, che è persona molto diligente e di
bellissimo ingegno, il quale Giovampaulo, essendosi già molti anni
sono ritirato a Volterra, ha fatto e fa opere degne di molta lode.
Lavorò parimente con Daniello e fece molto frutto Marco da Siena, il
quale condottosi a Napoli si è presa quella città per patria e vi sta e
lavora continuamente; è stato similmente creato di Daniello Giulio
Mazzoni da Piacenza, che ebbe i suoi primi principii dal Vasari quando
in Fiorenza lavorava una tavola per Messer Biagio Mei che fu
mandata a Lucca e posta in San Piero Cigoli, e quando in Monte
Oliveto di Napoli faceva esso Giorgio la tavola dell'altare maggiore,
una grande opera nel reffettorio e la sagrestia di San Giovanni
carbonaro, i portegli dell'organo del piscopio con altre tavole et
opere. Costui avendo poi da Daniello imparato a lavorare di stucchi,
paragonando in ciò il suo maestro, ha ornato di sua mano tutto il
didentro del palazzo del cardinale Capo di Ferro e fattovi opere
maravigliose, non pure di stucchi, ma di storie a fresco et a olio, che
gli hanno dato e meritamente infinita lode. Ha il medesimo fatta di
marmo e ritratta dal naturale la testa di Francesco del Nero tanto
bene, che non credo sia possibile far meglio, onde si può sperare che
abbia a fare ottima riuscita e venire in queste nostre arti a quella
perfezione che si può maggiore e migliore.
È stato Daniello persona costumata e da bene e di maniera intento ai
suoi studii dell'arte, che nel rimanente del viver suo non ha avuto
molto governo et è stato persona malinconica e molto solitaria. Morì
Daniello di 57 anni in circa. Il suo ritratto s'è chiesto a quei suoi creati