Page 1654 - Giorgio Vasari
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non vi avendo volto l'animo, diede sempre passata, anzi mandato per
Giorgio Vasari, che aveva seco avuto servitù insino quando esso
pontefice era arcivescovo Sipontino, si serviva di lui in tutte le cose
del disegno. Ma nondimeno avendo Sua Santità deliberato fare una
fontana in testa al corridore di Belvedere e non piacendogli un
disegno di Michelagnolo, nel quale era un Moisè che percotendo la
pietra ne faceva uscire acqua, per esser cosa che non potea condursi
se non con lunghezza di tempo, volendolo Michelagnolo far di marmo,
ma il consiglio di Giorgio, il quale fu che la Cleopatra figura divina e
stata fatta da' Greci si accommodasse in quel luogo, ne fu dato, per
mezzo del Buonarroto, cura a Daniello, con ordine che in detto luogo
facesse di stucchi una grotta dentro la quale fusse la detta Cleopatra
collocata. Daniello dunque, avendovi messo mano, ancor che fusse
molto sollecitato lavorò con tanta lentezza in quell'opera, finì la
stanza sola di stucchi e di pitture, ma molte altre cose che 'l Papa
voleva fare vedendo andare più allungo che non pensava, che
uscitone la voglia al Papa non fu altrimenti finita, ma si rimase in quel
modo che oggi si vede ogni cosa.
Fece Daniello nella chiesa di Santo Agostino a fresco in una capella in
figure grandi quanto il naturale una Santa Elena che fa ritrovare la
Croce, e dalle bande in due nicchie Santa Cecilia e Santa Lucia, la
quale opera fu parte colorita da lui e parte, con suoi disegni, dai
giovani che stavano con esso lui; onde non riuscì di quella
perfezzione che l'altre opere sue. In questo medesimo tempo dalla
signora Lucrezia della Rovere gli fu allogata una capella nella Trinità,
dirimpetto a quella della signora Elena Orsina, nella quale, fatto uno
spartimento di stucchi, fece con suoi cartoni dipignere di storie della
Vergine la volta da Marco da Siena e da Pellegrino da Bologna. Et in
una delle facciate fece fare a Bizzera spagnuolo la natività di essa
Vergine e nell'altra, da Giovan Paulo Rossetti da Volterra suo creato,
Gesù Cristo presentato a Simeone; et al medesimo fece fare in due
storie, che sono negl'archi di sopra, Gabriello che annunzia essa
Vergine e la Natività di Cristo; di fuori negl'angoli fece due figuroni e
sotto ne' pilastri due Profeti; nella facciata dell'altare dipinse Daniello
di sua mano la Nostra Donna che saglie i gradi del tempio, e nella