Page 1649 - Giorgio Vasari
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d'amici mostrò al cardinale Triulzi quella pittura, la quale in modo gli
sodisfece, che non pure la comperò, ma pose grandissima affezzione
a Daniello, mandandolo poco appresso a lavorare dove avea fatto
fuor di Roma a un suo casale detto Salone un grandissimo
casamento, il quale faceva adornare di fontane, stucchi e pitture e
dove apunto allora lavoravano Gianmaria da Milano et altri alcune
stanze di stucchi e grottesche. Qui dunque giunto Daniello, sì per la
concorrenza e sì per servire quel signore, dal quale poteva molto
onore et utile sperare, dipinse in compagnia di coloro diverse cose in
molte stanze e logge, e particolarmente vi fece molte grottesche
piene di varie feminette, ma sopra tutto riuscì molto bella una storia
di Fetonte fatta a fresco di figure grandi quanto il naturale et un
fiume grandissimo che vi fece, il quale è una molto buona figura. Le
quali tutte opere, andando spesso il detto cardinale a vedere e
menando seco or uno or altro cardinale, furono cagione che Daniello
facesse con molti di loro servitù et amicizia. Dopo, avendo Perino del
Vaga, il quale allora faceva alla Trinità la capella di Messer Agnolo de'
Massimi, bisogno d'un giovane che gl'aiutasse, Daniello, che
disiderava di acquistare, tirato dalle promesse di colui, andò a star
seco e gl'aiutò fare nell'opera di quella capella alcune cose, le quali
condusse con molta diligenza a fine.
Avendo fatto Perino inanzi al Sacco di Roma, come s'è detto, alla
capella del Crucifisso di San Marcello, nella volta la creazione di
Adamo et Eva grandi quanto il vivo, e molto maggiori due Evangelisti,
cioè San Giovanni e San Marco, et anco non finiti del tutto perché la
figura del San Giovanni mancava dal mezzo in su, gl'uomini di quella
Compagnia si risolverono, quando poi furono quietate le cose di
Roma, che il medesimo Perino finisse quell'opera. Ma avendo altro
che fare, fattone i cartoni la fece finire a Daniello, il quale finì il San
Giovanni lasciato imperfetto; fece del tutto gl'altri due Evangelisti,
San Luca e San Matteo, nel mezzo due putti che tengono un
candelieri, e nell'arco della faccia che mette in mezzo la finestra due
Angeli, che volando e stando sospesi in su l'ale, tengono in mano
misterii della Passione di Gesù Cristo; e l'arco adornò riccamente di
grottesche e molte belle figurine ignude, et insomma si portò in tutta