Page 1636 - Giorgio Vasari
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Bartolomeo  Pussotti  due  figure  in  fresco,  cioè  Santo  Andrea  e  San
               Bartolomeo Apostoli, molto belli, i quali mettono in mezzo la tavola
               dell'altare,  nella  quale  è  un  Deposto  di  croce  di  mano  del  detto
               Iacopo  del  Conte,  che  è  bonissima  pittura  e  la  migliore  opera  che
               infino allora avesse mai fatto.

               L'anno  1550  essendo  stato  eletto  sommo  pontefice  Giulio  Terzo,

               nell'apparato della coronazione, per l'arco che si fece sopra la scala di
               San Piero, fece Francesco alcune storie di chiaro scuro molto belle, e
               dopo essendosi fatto nella Minerva, dalla Compagnia del Sacramento,
               il medesimo anno, un sepolcro con molti gradi et ordini di colonne,

               fece  in  quello  alcune  storie  e  figure  di  terretta,  che  furono  tenute
               bellissime; in una capella di San Lorenzo in Damaso fece due Angeli
               in  fresco  che  tengono  un  panno,  d'uno  de'  quali  n'è  il  disegno  nel
               nostro libro. Dipinse a fresco nel reffettorio di San Salvatore del Lauro

               a Monte Giordano, nella facciata principale, le nozze di Cana galilea,
               nelle  quali  fece  Gesù  Cristo  dell'acqua  vino,  con  gran  numero  di
               figure, e dalle bande alcuni Santi e papa Eugenio Quarto che fu di
               quell'ordine  et  altri  fondatori.  E  di  dentro  sopra  la  porta  di  detto

               reffettorio  fece  in  un  quadro  a  olio  San  Giorgio  che  ammazza  il
               serpente,  la  quale  opera  condusse  con  molta  pratica,  finezza  e
               vaghezza  di  colori.  Quasi  ne'  medesimi  tempi  mandò  a  Fiorenza  a
               Messer Alamanno Salviati un quadro grande, nel quale sono dipinti

               Adamo et Eva che nel Paradiso terrestre mangiano d'intorno all'albero
               della  vita  il  pomo  vietato,  che  è  una  bellissima  opera.  Dipinse
               Francesco al signor Ranuccio cardinale Sant'Agnolo di casa Farnese,
               nel salotto che è dinanzi alla maggior sala del palazzo de' Farnesi,

               due facciate, con bellissimo capriccio: in una fece il signor Ranuccio
               Farnese  il  Vecchio  che  da  Eugenio  Quarto  riceve  il  bastone  del
               capitanato di Santa Chiesa, con alcune virtù, e nell'altra papa Paolo
               Terzo Farnese che dà il bastone della Chiesa al signor Pier Luigi, e

               mentre  si  vede  venire  da  lontano  Carlo  Quinto  imperatore,
               accompagnato  da  Alessandro  cardinale  Farnese  e  da  altri  signori
               ritratti  di  naturale.  Et  in  questa,  oltra  le  dette  e  molte  altre  cose,
               dipinse una Fama et altre figure, che sono molto ben fatte. Ma è ben

               vero  che  quest'opera  non  fu  del  tutto  finita  da  lui,  ma  da  Taddeo
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