Page 1631 - Giorgio Vasari
P. 1631
mezzo da un lato all'Invidia, all'Odio et alla Maladicenza e dall'altro
agli Onori, al Diletto et a tutte l'altre cose descritte da Luciano. Sopra
le finestre è un fregio tutto pieno di bellissimi ignudi, grandi quanto il
vivo et in diverse forme et attitudini, con alcune storie similmente de'
fatti di Camillo, e dirimpetto alla Pace, che arde l'arme, è il fiume
Arno che avendo un corno di dovizia abbondantissimo, scuopre
(alzando con una mano un panno) una Fiorenza e la grandezza de'
suoi pontefici e gli eroi di casa Medici. Vi fece oltre di ciò un
basamento che gira intorno a queste storie e nicchie con alcuni
termini di femina che reggono festoni, e nel mezzo sono certi ovati
con storie di popoli che adornano una Sfinge et il fiume Arno. Mise
Francesco in fare quest'opera tutta quella diligenza e studio che è
possibile, e la condusse felicemente ancora che avesse molte
contrarietà, per lasciar nella patria un'opra degna di sé e di tanto
prencipe.
Era Francesco di natura malinconico, e le più volte non si curava
quando era a lavorare d'avere intorno niuno. Ma nondimeno quando a
principio cominciò quest'opera, quasi sforzando la natura e facendo il
liberale, con molta dimestichezza lasciava che il Tasso et altri amici
suoi, che gli avevano fatto qualche servizio, stesseno a vederlo
lavorare, carezzandogli in tutti i modi che sapeva. Quando poi ebbe
preso, secondo che dicono, pratica della corte e che gli parve essere
in favore, tornando alla natura sua colorosa, mordace, non aveva loro
alcun rispetto; anzi, che era peggio, con parole mordacissime, come
soleva (il che servì per una scusa a' suoi avversarii), tassava e
biasimava l'opere altrui, e sé e le sue poneva sopra le stelle. Questi
modi, dispiacendo ai più e medesimamente a certi artefici,
gl'acquistarono tanto odio, che il Tasso e molti altri che d'amici gli
erano divenuti contrarii, gli cominciarono a dar che fare e che
pensare; perciò che, se bene lodavano l'eccellenza che era in lui
dell'arte e la facilità e prestezza con le quali conduceva l'opere
interamente e benissimo, non mancava loro dall'altro lato che
biasimare. E perché, se gli avesseno lasciato pigliar piede et
accommodare le cose sue, non avrebbono poi potuto offenderlo e
nuocergli, cominciarono a buon'ora a dargli che fare e molestarlo. Per