Page 1635 - Giorgio Vasari
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di Firenze il ritratto del già detto Messer Lelio Torelli et alcune altre
cose di non molta importanza, delle quali non so i particolari, ma fra
l'altre cose diede fine a una carta, la quale aveva disegnata molto
prima in Roma della conversione di San Paolo, che è bellissimo, il
quale fece intagliar in rame da Enea Vico da Parma in Fiorenza. Et il
Duca si contentò trattenerlo infino a che fusse ciò fatto in Fiorenza,
con i suoi soliti stipendii e provisione. Nel qual tempo, che fu l'anno
1548, essendo Giorgio Vasari in Arimini a lavorare a fresco et a olio
l'opere delle quali si è favellato in altro luogo, gli scrisse Francesco
una lunga lettera, ragguagliandolo per apunto d'ogni cosa e come le
sue cose passavano in Fiorenza, et in particolare d'aver fatto un
disegno per la capella maggiore di San Lorenzo, che di ordine del
signor Duca s'aveva a dipignere; ma che intorno a ciò era stato fatto
malissimo ufficio per lui appresso sua eccellenzia, e che oltre all'altre
cose, teneva quasi per fermo che Messer Pierfrancesco maiordomo
non avesse mostro il suo disegno, onde era stata allogata l'opera al
Pontorno; et ultimamente, che per queste cagioni se ne tornava a
Roma, malissimo sodisfatto degl'uomini et artefici della sua patria.
Tornato dunque in Roma, avendo comperata una casa vicina al
palazzo del cardinale Farnese, mentre si andava trattenendo con
lavorare alcune cose di non molta importanza, gli fu dal detto
cardinale, per mezzo di Messer Annibale Caro e di don Giulio Clovio,
data a dipignere la capella del palazzo di San Giorgio. Nella quale
fece bellissimi partimenti di stucchi et una graziosa volta a fresco con
molte figure e storie di San Lorenzo, et in una tavola di pietra a olio
la Natività di Cristo, accommodando in quell'opera, che fu bellissima,
il ritratto di detto Cardinale. Dopo essendogli allogato un altro lavoro
nella già detta Compagnia della Misericordia, dove aveva fatto Iacopo
del Conte la predica et il battesimo di San Giovanni, nelle quali, se
bene non aveva passato Francesco, si era portato benissimo, e dove
avevano fatto alcune altre cose Battista Franco viniziano e Pirro
Ligorio, fece Francesco in questa parte, che è a punto a canto all'altra
sua storia della Visitazione, la natività di esso San Giovanni, la quale,
se bene condusse ottimamente, ella nondimeno non fu pari alla
prima. Parimente in testa di detta Compagnia fece per Messer