Page 1630 - Giorgio Vasari
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contrafatte e sopra cui siede un putto ignudo che tiene l'arme ducale,
               cioè di casa Medici e Tolledo, fece due storie: a man ritta Camillo che
               comanda che quel maestro di scuola sia dato in preda a' fanciulli suoi
               scolari, e nell'altra il medesimo, che mentre l'esercito combatte et il
               fuoco arde gli steccati et alloggiamenti del campo, rompe i Galli; et a

               canto dove seguita il medesimo ordine di pilastri fece grande quanto
               il vivo una Occasione che ha preso la Fortuna per lo crine, et alcune
               imprese  di  sua  eccellenza,  con  molti  ornamenti  fatti  con  grazia

               maravigliosa. Nella facciata maggiore, dove sono due gran vani divisi
               dalla porta principale, fece due storie grandi e bellissime. Nella prima
               sono Galli, che pesando l'oro del tributo, vi aggiungono una spada,
               acciò  sia  il  peso  maggiore,  e  Camillo  che  sdegnato  con  la  virtù
               dell'armi si libera dal tributo, la qual storia è bellissima, copiosa di

               figure, di paesi, d'antichità e di vasi benissimo et in diverse maniere
               finti  d'oro  e  d'argento.  Nell'altra  storia  a  canto  a  questa  è  Camillo
               sopra il carro trionfale tirato da quattro cavalli, et in alto la Fama che

               lo  corona.  Dinanzi  al  carro  sono  sacerdoti  con  la  statua  della  dea
               Giunone, con vasi in mano, molto riccamente abbigliati e con alcuni
               trofei e spoglie bellissime; d'intorno al carro sono infiniti prigioni in
               diverse  attitudini,  e  dietro  i  soldati  dell'esercito  armati,  fra  i  quali
               ritrasse  Francesco  se  stesso  tanto  bene,  che  par  vivo.  Nel  lontano

               dove passa il trionfo è una Roma molto bella, e sopra la porta è una
               Pace di chiaro scuro con certi prigioni, la quale abrucia l'armi; il che
               tutto fu fatto da Francesco con tanta diligenza e studio, che non può

               vedersi più bell'opra. Nell'altra faccia, che è volta a ponente, fece nel
               mezzo e ne' maggior vani in una nicchia Marte armato, e sotto quello
               una  figura  ignuda  finta  per  un  Gallo  con  la  cresta  in  capo  simile  a
               quella de' galli naturali, et in un'altra nicchia Diana succinta di pelle,
               che si cava una freccia del turcasso, e con un cane. Ne' due canti di

               verso l'altre due facciate sono due Tempi, uno che aggiusta i pesi con
               le  bilance  e  l'altro  che  tempra,  versando  l'acqua  di  due  vasi  l'uno
               nell'altro. Nell'ultima facciata, dirimpetto alla capella, la quale volta a

               tramontana, è da un canto a man ritta il sole figurato nel mo' che gli
               ...  egizzii  il  mostrano,  e  dall'altro  la  luna  nel  medesimo  modo;  nel
               mezzo è il Favore finto in un giovane ignudo in cima alla ruota, et in
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