Page 1588 - Giorgio Vasari
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cazzuola alquanto di quella calcina, la cacciò tutta in bocca a Feo, che
               da un altro aspettava a bocca aperta un gran boccone di ricotta, il
               che vedendo la brigata, si cominciò a gridare: "Cazzuola, cazzuola!".
               Creandosi  dunque  per  questo  accidente  la  detta  Compagnia,  fu
               ordinato che in tutto gl'uomini di quella fussero ventiquattro, dodici di

               quelli che andavano, come in que' tempi si diceva, per la maggiore, e
               dodici per la minore, e che l'insegna di quella fusse una cazzuola, alla
               quale aggiunsero poi quelle botticine nere che hanno il capo grosso e

               la coda, le quali si chiamano in Toscana cazzuole. Il loro avvocato era
               Santo  Andrea,  il  giorno  della  cui  festa  celebravano  solennemente,
               facendo una cena e convito, secondo i loro capitoli, bellissimo. I primi
               di questa Compagnia, che andavano per la maggiore, furono Iacopo
               Bottegai,  Francesco  Rucellai,  Domenico  suo  fratello,  Giovambatista

               Ginori, Girolamo del Giocondo, Giovanni Miniati, Niccolò del Barbigia,
               Mezzabotte  suo  fratello,  Cosimo  da  Panzano,  Matteo  suo  fratello,
               Marco  Iacopi,  Pieraccino  Bartoli;  e  per  la  minore,  ser  Bastiano

               Sagginotti,  ser  Raffaello  del  Beccaio,  ser  Cecchino  de'  Profumi,
               Giuliano        Bugiardini         pittore,       Francesco         Granacci        pittore,
               Giovanfrancesco Rustici, Feo gobbo, il Talina sonatore suo compagno,
               Pierino Piffero, Giovanni Trombone et il Baia bombardiere. Gl'aderenti
               furono  Bernardino  di  Giordano,  il  Talano,  il  Caiano,  maestro  Iacopo

               del  Bientina  e  Messer  Giovambatista  di  Cristofano  ottonaio,  araldi
               ambedue  della  signoria,  Buon  Pocci  e  Domenico  Barlacchi.  E  non
               passarono molti anni (tanto andò crescendo in nome) facendo feste e

               buon  tempi,  che  furono  fatti  di  essa  Compagnia  della  Cazzuola  il
               signor Giuliano de' Medici, Ottangolo Benvenuti, Giovanni Canigiani,
               Giovanni Serristori, Giovanni Gaddi, Giovanni Bandini, Luigi Martelli,
               Paulo  da  Romena  e  Filippo  Pandolfini  gobbo.  E  con  questi  in  una
               medesima  mano,  come  aderenti,  Andrea  del  Sarto  dipintore,

               Bartolomeo Trombone musico, ser Bernardo Pisanello, Piero cimatore,
               il Gemma merciaio et ultimamente maestro Manente da San Giovanni
               medico. Le feste che costoro feciono in diversi tempi furono infinite,

               ma  ne  dirò  solo  alcune  poche  per  chi  non  sa  l'uso  di  queste
               Compagnie che oggi sono, come si è detto, quasi del tutto dismesse.
               La prima della Cazzuola, la quale fu ordinata da Giuliano Bugiardini,
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