Page 1590 - Giorgio Vasari
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perché sto io a contare tutti i particolari? Dopo la colonna fu portato
sopra un carro un pezzo di molto artifizioso architrave con fregio e
cornicione, in simile maniera tanto bene e di tante diverse vivande
composto, che troppo lunga storia sarebbe voler dirne l'intero; basta
che quando fu tempo di svegliare, venendo una pioggia fitta dopo
molti tuoni, tutti lasciarono il lavoro e si sfuggirono et andò ciascuno
a casa sua.
Un'altra volta essendo nella medesima Compagnia signore Matteo da
Panzano, il convito fu ordinato in questa maniera: Cerere cercando
Proserpina sua figliuola, la quale avea rapita Plutone, entrata dove
erano ragunati gli uomini della Cazzuola dinanzi al loro signore, gli
pregò che volessino accompagnarla all'inferno, alla quale dimanda
dopo molte dispute essi acconsentendo, le andarono dietro. E così
entrati in una stanza alquanto oscura, videro in cambio d'una porta
una grandissima bocca di serpente, la cui testa teneva tutta la
facciata; alla quale porta d'intorno accostandosi tutti, mentre Cerbero
abaiava, dimandò Cerere se là entro fusse la perduta figliuola, et
essendole risposto di sì, ella soggiunse che disiderava di riaverla. Ma
avendo risposto Plutone non voler renderla et invitatale con tutta la
Compagnia alla nozze che s'apparecchiavano, fu accettato l'invito;
per che, entrati tutti per quella bocca piena di denti, che essendo
gangherata s'apriva a ciascuna coppia d'uomini che entrava e poi si
chiudeva, si trovarono in ultimo in una gran stanza di forma tonda, la
quale non aveva altro che un assai piccolo lumicino nel mezzo, il
quale sì poco risplendeva, che a fatica si scorgevano. Quivi essendo
da un bruttissimo diavolo, che era nel mezzo con un forcone, messi a
sedere dove erano le tavole apparecchiate di nero, comandò Plutone
che per onore di quelle sue nozze cessassero, per insino a che quivi
dimoravano, le pene dell'inferno; e così fu fatto. E perché erano in
quella stanza tutte dipinte le bolgie del regno de' dannati e le loro
pene e tormenti, dato fuoco a uno stopino in un baleno fu acceso a
ciascuna bolgia un lume che mostrava nella sua pittura in che modo e
con quali pene fussero quelli che erano in essa tormentati. Le vivande
di quella infernal cena furono tutti animali schifi e bruttissimi in
apparenza, ma però dentro, sotto la forma del pasticcio e coperta