Page 1581 - Giorgio Vasari
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furono tenute bellissime, le quali, perché piacquero a Giulio cardinale
               de' Medici, furono cagione che gli fece fare, sopra il finimento della
               fontana che è nel cortile grande del palazzo de' Medici, il Mercurio di
               bronzo alto circa un braccio, che è nudo sopra una palla, in atto di
               volare,  al  quale  mise  fra  le  mani  un  instrumento  che  è  fatto,

               dall'acqua che egli versa in alto, girare; imperò che, essendo bucata
               una  gamba,  passa  la  canna  per  quella  e  per  il  torso  onde,  giunta
               l'acqua alla bocca della figura, percuote in quello strumento bilicato

               con  quattro  piastre  sottili  saldate  a  uso  di  farfalla  e  lo  fa  girare.
               Questa figura dico, per cosa piccola, fu molto lodata.

               Non  molto  dopo  fece  Giovanfrancesco  per  lo  medesimo  cardinale  il
               modello per fare un Davit di bronzo simile a quello di Donato fatto al
               Magnifico  Cosimo  Vecchio,  come  s'è  detto,  per  metterlo  nel  primo
               cortile, onde era stato levato quello. Il quale modello piacque assai,

               ma per una certa lunghezza di Giovanfrancesco non si gettò mai di
               bronzo, onde vi fu messo l'Orfeo di marmo del Bandinello; et il Davit
               di terra fatto dal Rustico, che era cosa rarissima, andò male, che fu
               grandissimo danno. Fece Giovanfrancesco in un gran tondo di mezzo

               rilievo una Nunziata, con una prospettiva bellissima, nella quale gli
               aiutò  Raffaello  Bello  pittore  e  Niccolò  Soggi,  che  gettata  di  bronzo
               riuscì di sì rara bellezza, che non si poteva vedere più bell'opera di
               quella, la quale fu mandata al re di Spagna. Condusse poi di marmo

               in un altro tondo simile una Nostra Donna col Figliuolo in collo e San
               Giovanni  Battista  fanciulletto,  che  fu  messo  nella  prima  sala  del
               magistrato  de'  Consoli  dell'arte  di  Por  Santa  Maria.  Per  quest'opere
               essendo venuto in molto credito Giovanfrancesco, i consoli dell'arte

               de'  Mercatanti  avendo  fatto  levare  certe  figuracce  di  marmo  che
               erano sopra le tre porte del tempio di San Giovanni, già state fatte,
               come s'è detto, nel milledugento e quaranta, et allogate al Contucci
               Sansovino  quelle  che  si  avevano  in  luogo  delle  vecchie  a  mettere

               sopra la porta che è verso la Misericordia, allogarono al Rustico quelle
               che si avevano a porre sopra la porta che è volta verso la canonica di
               quel tempio, acciò facesse tre figure di bronzo di braccia quattro l'una
               e  quelle  stesse  che  vi  erano  vecchie,  cioè  un  San  Giovanni  che

               predicasse  e  fusse  in  mezzo  a  un  fariseo  et  a  un  levite.  La  quale
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