Page 1567 - Giorgio Vasari
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e dall'arte. Essendo poi Battista condotto da Ridolfo Ghirlandaio alla
Madonna di Vertigli in Valdichiana, il qual luogo era già membro del
monasterio degl'Angeli di Firenze dell'Ordine di Camaldoli et oggi è
capo da sé in cambio del monasterio di San Benedetto, che fu per
l'assedio di Firenze rovinato fuor della porta a Pinti, vi fece le già
dette storie del chiostro, mentre Ridolfo faceva la tavola e
gl'ornamenti dell'altar maggiore. E quelle finite, come s'è detto nella
vita di Ridolfo, adornarno d'altre pitture quel santo luogo, che è molto
celebre e nominato per i molti miracoli che vi fa la Vergine madre del
Figliuol di Dio.
Dopo, tornato Battista a Roma, quando a punto s'era scoperto il
Giudizio di Michelagnolo, come quelli che era studioso della maniera
e delle cose di quell'uomo, il vide volentieri e con infinita maraviglia il
disegnò tutto; e poi risolutosi a stare in Roma, a Francesco cardinale
Cornaro, il quale aveva rifatto a canto a San Piero il palazzo che
abitava e risponde nel portico verso Camposanto, dipinse sopra gli
stucchi una loggia che guarda verso la piazza, facendovi una sorte di
grottesche tutte piene di storiette e di figure; la qual opera, che fu
fatta con molta fatica e diligenza, fu tenuta molto bella. Quasi ne'
medesimi giorni, che fu l'anno 1538, avendo fatto Francesco Salviati
una storia in fresco nella Compagnia della Misericordia, e dovendo
dargli l'ultimo fine e mettere mano ad altre, ché molti particolari
disegnavano farvi, per la concorrenza che fu fra lui et Iacopo del
Conte, non si fece altro; la qual cosa intendendo Battista, andò
cercando, con questo mezzo, occasione di mostrarsi da più di
Francesco et il migliore maestro di Roma; perciò che adoperando
amici e mezzi fece tanto, che monsignor della Casa, veduto un suo
disegno, gliene allogò. Per che, messovi mano, vi fece a fresco San
Giovanni Battista fatto pigliare da Erode e mettere in prigione. Ma
con tutto che questa pittura fusse condotta con molta fatica, non fu a
gran pezzo tenuta pari a quella del Salviati, per essere fatta con
stento grandissimo e d'una maniera cruda e malinconica, che non
aveva ordine nel componimento, né in parte alcuna punto di quella
grazia e vaghezza di colorito che aveva quella di Francesco. E da
questo si può fare giudizio, che coloro i quali seguitando quest'arte si