Page 1565 - Giorgio Vasari
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maggiori, e ciò fatto ne dipinse un quadro nel quale si portò molto
meglio quanto al colorito; et il cartone che ritrasse, come stava
apunto quel del Buonarroto, fu bellissimo e fatto con molta pacienza.
Essendo poi seguita la cosa di Monte Murlo, dove furono rotti e presi i
fuorusciti e rebelli del Duca, con bella invenzione fece Battista una
storia della battaglia seguita, mescolata di poesia a suo capriccio, che
fu molto lodata, ancor che in essa si riconoscessino nel fatto d'arme e
far de' prigioni molte cose state tolte di peso dall'opere e disegni del
Buonarroto; perciò che essendo nel lontano il fatto d'arme, nel
dinanzi erano i cacciatori di Ganimede che stavano a mirar l'uccello di
Giove che se ne portava il giovinetto in cielo; la quale parte tolse
Battista dal disegno di Michelagnolo, per servirsene e mostrare che il
Duca giovinetto, nel mezzo de' suoi amici, era per virtù di Dio salito
in cielo, o altra cosa somigliante. Questa storia dico, fu prima fatta da
Battista in cartone e poi dipinta in un quadro con estrema diligenza,
et oggi è con l'altre dette opere sue nelle sale di sopra del palazzo
de' Pitti, che ha fatto ora finire del tutto sua eccellenza illustrissima.
Essendosi dunque Battista con queste et alcun'altre opere trattenuto
al servizio del Duca, insino a che egli ebbe presa per donna la signora
donna Leonora di Tolledo, fu poi nell'apparato di quelle nozze
adoperato all'arco trionfale della porta al Prato, dove gli fece fare
Ridolfo Ghirlandaio alcune storie de' fatti del signor Giovanni padre
del duca Cosimo. In una delle quali si vedeva quel signore passare i
fiumi del Po e dell'Adda, presente il cardinale Giulio de' Medici che fu
papa Clemente Settimo, il signor Prospero Colonna et altri signori, e
nell'altro la storia del riscatto di San Secondo. Dall'altra banda fece
Battista in un'altra storia la città di Milano et intorno a quella il campo
della lega, che partendosi vi lascia il detto signor Giovanni; nel destro
fianco dell'arco fece in un'altra da un lato l'Occasione, che avendo i
capegli sciolti, con una mano gli porge al signor Giovanni, e dall'altro
Marte che similmente gli porgeva la spada. In un'altra storia sotto
l'arco era di mano di Battista il signor Giovanni che combatteva fra il
Tesino e Biegrassa, sopra ponte Rozzo, difendendolo, quasi un altro
Orazio, con incredibile bravura. Dirimpetto a questa era la presa di
Caravaggio et in mezzo alla battaglia il signor Giovanni che passava