Page 1558 - Giorgio Vasari
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essere bellissimi scorti, sono tenuti cosa divina.
               Finita  quest'opera  veramente  singolare  fece  Giovanni  in  Castel

               Sant'Agnolo una stufa bellissima, e nel palazzo del papa, oltre alle già
               dette,  molte  altre  minuzie  che  per  brevità  si  lasciano.  Morto  poi
               Raffaello, la cui perdita dolse molto a Giovanni, e così anco mancato
               papa Leone, per non avere più luogo in Roma l'arti del disegno, né

               altra virtù, si trattenne esso Giovanni molti mesi alla vigna del detto
               cardinale de' Medici in alcune cose di poco valore, e nella venuta a
               Roma  di  papa  Adriano  non  fece  altro  che  le  bandiere  minori  del
               castello, le quali egli al tempo di papa Leone avea due volte rinovate,

               insieme con lo stendardo grande che sta in cima dell'ultimo torrione.
               Fece anco quattro bandiere quadre quando dal detto papa Adriano fu
               canonizzato  santo  il  beato  Antonino  arcivescovo  di  Fiorenza  e
               Sant'Uberto stato vescovo di non so quale città di Fiandra; de' quali

               stendardi, uno, nel quale è la figura di detto Santo Antonino, fu dato
               alla chiesa di San Marco di Firenze, dove riposa il corpo di quel Santo;
               un  altro,  dentro  al  quale  è  il  detto  Sant'Uberto,  fu  posto  in  Santa
               Maria  de  Anima,  chiesa  de'  tedeschi  in  Roma,  e  gl'altri  due  furono

               mandati  in  Fiandra.  Essendo  poi  creato  sommo  pontefice  Clemente
               Settimo,  col  quale  aveva  Giovanni  molta  servitù,  egli,  che  se  n'era
               andato  a  Udine  per  fuggire  la  peste,  tornò  subito  a  Roma,  dove
               giunto  gli  fu  fatto  fare  nella  coronazione  di  quel  Papa  un  ricco  e

               bell'ornamento  sopra  le  scale  di  San  Piero;  e  dopo  fu  ordinato  che
               egli e Perino del Vaga facessero nella volta della sala vecchia, dinanzi
               alle stanze da basso che vanno dalle logge che già egli dipinse alle
               stanze  di  torre  Borgia,  alcune  pitture.  Onde  Giovanni  vi  fece  un

               bellissimo  partimento  di  stucchi  con  molte  grottesche  e  diversi
               animali, e Perino i carri de' sette pianeti. Avevano anco a dipignere le
               facciate della medesima sala, nelle quali già dipinse Giotto, secondo
               che scrive il Platina nelle vite de' pontefici, alcuni papi che erano stati

               uccisi per la fede di Cristo, onde fu detta un tempo quella stanza la
               sala  de'  Martiri;  ma  non  fu  a  pena  finita  la  volta,  che  succedendo
               l'infelicissimo Sacco di Roma, non si poté più oltre seguitare, per che
               Giovanni,  avendo  assai  patito  nella  persona  e  nella  roba,  tornò  di

               nuovo  a  Udine  con  animo  di  starvi  lungamente,  ma  non  gli  venne
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