Page 1533 - Giorgio Vasari
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città infinite opere e la tavola che è in San Francesco all'altar
maggiore che, assai buona pittura, è di sua mano; e parimente i
portegli che la chiudono, i quali sono dipinti a tempera di dentro e di
fuori. È similmente sua opera un'altra tavola lavorata a olio, che è
molto bella e vi si veggiono forte imitate le cose naturali. Ma più
valente di costui fu Alessandro Moretto, il quale dipinse a fresco,
sotto l'arco di porta Brusciata, la traslazione de' corpi di San Faustino
et Iuvita con alcune macchie di figure, che accompagnano que' corpi
molto bene. In San Nazzaro pur di Brescia fece alcun'opere et altre in
San Celso, che sono ragionevoli, et una tavola in San Piero in Oliveto,
che è molto vaga; in Milano nelle case della Zecca è di mano del
detto Alessandro in un quadro la conversione di San Paulo, et altre
teste molto naturali e molto bene abbigliati di drappi e vestimenti;
perciò che si dilettò molto costui di contrafare drappi d'oro, i quali usò
di porre con molta diligenza addosso alle figure. Le teste di mano di
costui sono vivissime e tengono della maniera di Raffaello da Urbino,
e più ne terrebbono, se non fusse da lui stato tanto lontano.
Fu genero d'Alessandro, Lattanzio Gambaro pittore bresciano, il quale
avendo imparato, come s'è detto, l'arte sotto Giulio Campo veronese,
è oggi il miglior pittore che sia in Brescia. È di sua mano ne' monaci
Neri di San Faustino la tavola dell'altar maggiore e la volta e le facce
lavorate a fresco, con altre pitture che sono in detta chiesa. Nella
chiesa ancora di San Lorenzo è di sua mano la tavola dell'altar
maggiore, due storie che sono nelle facciate e la volta, dipinte a
fresco quasi tutte di maniera. Ha dipinta ancora oltre a molte altre, la
facciata della sua casa con bellissime invenzioni, e similmente il
didentro; nella qual casa, che è da San Benedetto al Vescovado, vidi,
quando fui ultimamente a Brescia, due bellissimi ritratti di sua mano,
cioè quello d'Alessandro Moretto suo suocero, che è una bellissima
testa di vecchio, e quello della figliuola di detto Alessandro, sua
moglie. E se simili a questi ritratti fussero l'altre opere di Lattanzio,
egli potrebbe andar al pari de' maggiori di quest'arte; ma perché
infinite son l'opere di man di costui, essendo ancor vivo basti per ora
aver di queste fatto menzione. Di mano di Giangirolamo bresciano si
veggiono molte opere in Vinezia et in Milano, e nelle dette case della