Page 1529 - Giorgio Vasari
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la morte Michelagnolo sanese, per le mani del Soiaro; al quale, per
essersi portato bene, hanno poi dato a dipignere i parmigiani la
tribuna maggiore che è in mezzo di detta chiesa, nella quale egli va
tuttavia lavorando a fresco l'Assunzione di Nostra Donna, che si spera
debba essere opera lodatissima. Essendo anco vivo Roccaccino, ma
vecchio, ebbe Cremona un altro pittore, chiamato Galeazzo Campo, il
quale nella chiesa di San Domenico, in una cappella grande dipinse il
rosario della Madonna e la facciata di dietro di San Francesco con
altre tavole, opere che sono di mano di costui in Cremona
ragionevoli. Di costui nacquero tre figliuoli, Giulio, Antonio e
Vincenzio; ma Giulio, se bene imparò i primi principi dell'arte di
Galeazzo suo padre, seguitò poi, nondimeno, come migliore, la
maniera del Soiaro e studiò assai alcune tele colorite fatte in Roma di
mano di Francesco Salviati, che furono dipinte per fare arazzi e
mandate a Piacenza al duca Pier Luigi Farnese. Le prime opere che
costui fece in sua giovanezza in Cremona furono nel coro della chiesa
di Santa Agata quattro storie grandi del martirio di quella vergine,
che riuscirono tali, che sì fatte non l'arebbe per aventura fatte un
maestro ben pratico. Dopo, fatte alcune cose in Santa Margherita,
dipinse molte facciate di palazzi di chiaro scuro con buon disegno.
Nella chiesa di San Gismondo fuor di Cremona fece la tavola dell'altar
maggiore a olio, che fu molto bella per la moltitudine e diversità delle
figure, che vi dipinse a paragone di tanti pittori che innanzi a lui
avevano in quel luogo lavorato. Dopo la tavola vi lavorò in fresco
molte cose nelle volte, e particolarmente la venuta dello Spirito Santo
sopra gl'Apostoli, i quali scortano al di sotto in su con buona grazia e
molto artifizio. In Milano dipinse nella chiesa della Passione, convento
de' canonici regolari, un Crucifisso in tavola a olio con certi Angeli, la
Madonna, San Giovanni Evangelista e l'altre Marie. Nelle monache di
San Paulo converso, pur di Milano, fece in quattro storie la
conversione et altri fatti di quel Santo, nella quale opera fu aiutato da
Antonio Campo suo fratello, il quale dipinse similmente in Milano alle
monache di Santa Caterina alla porta Ticinese, in una capella della
chiesa nuova, la quale è architettura del Lombardino, Santa Elena, a
olio che fa cercare la croce di Cristo, che è assai buon'opera. E