Page 1523 - Giorgio Vasari
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a fresco che nell'altre maniere di pittura, oltre a molte opere che ha
fatto in Modana et in Bologna, intendo che ha fatto in Francia, dove
ancora vive, pitture rarissime, sotto Messer Francesco Primaticcio
abbate di San Martino, con i disegni del quale ha fatto Niccolò in
quelle parti molte opere, come si dirà nella vita di esso Primaticcio.
Giovambattista, parimente emulo di detto Niccolò, ha molte cose
lavorato in Roma et altrove, ma particolarmente in Perugia, dove ha
fatto in San Francesco, alla cappella del signor Ascanio della Cornia,
molte pitture della vita di Santo Andrea Apostolo, nelle quali si è
portato benissimo. A concorrenza del quale Niccolò, Arrigo fiamingo,
maestro di finestre di vetro, ha fatto nel medesimo luogo una tavola
a olio, dentrovi la storia de' Magi, che sarebbe assai bella se non
fusse alquanto confusa e troppo carica di colori, che s'azuffano
insieme e non la fanno sfuggire; ma meglio si è portato costui in una
finestra di vetro disegnata e dipinta, da lui fatta in San Lorenzo della
medesima città alla cappella di San Bernardino. Ma tornando a
Battista, essendo ritornato dopo queste opere a Modana, ha fatto nel
medesimo San Piero, dove Niccolò fece la tavola, due grandi storie
dalle bande de' fatti di San Piero e San Paulo, nelle quali si è portato
bene oltre modo.
Nella medesima città di Modana sono anco stati alcuni scultori degni
d'essere fra i buoni artefici annoverati, perciò che oltre al Modanino,
del quale si è in altro luogo ragionato, vi è stato un maestro chiamato
il Modana, il quale in figure di terra cotta, grandi quanto il vivo e
maggiori, ha fatto bellissime opere e fra l'altre una cappella in San
Domenico di Modana, et in mezzo del dormentorio di San Piero a'
monaci Neri pure in Modana, una Nostra Donna, San Benedetto,
Santa Iustina et un altro Santo, alle quali tutte figure ha dato tanto
bene il colore di marmo, che paiono proprio di quella pietra, senzaché
tutte hanno bell'aria di teste, bei panni et una proporzione mirabile. Il
medesimo ha fatto in San Giovanni Vangelista di Parma nel
dormentorio le medesime figure, et in San Benedetto di Mantova ha
fatto buon numero di figure tutte tonde e grandi quanto il naturale,
fuor della chiesa, per la facciata e sotto il portico in molte nicchie,
tanto belle, che paiono di marmo. Similmente Prospero Clemente,