Page 1520 - Giorgio Vasari
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mandata al re Francesco di Francia a Parigi, et io, che la vidi in
Ferrara l'anno 1540, posso con verità affermare ch'ella fusse
bellissima. Diede anco principio, e ne fece gran parte, agl'ornamenti
del reffettorio di San Giorgio, luogo in Ferrara de' monaci di Monte
Oliveto; ma perché lasciò imperfetta quell'opera, l'ha oggi finita
Pellegrino Pellegrini, dipintore bolognese. Ma chi volesse far
menzione di quadri particolari che Girolamo fece a molti signori e
gentiluomini, farebbe troppo maggiore di quello che è il disiderio
nostro la storia, però dico di due solamente, che sono bellissimi: da
uno dunque che n'ha il cavalier Boiardo in Parma, bello a maraviglia,
di mano del Correggio, nel quale la Nostra Donna mette una camicia
indosso a Cristo fanciulletto, ne ritrasse Girolamo uno a quello tanto
simile che pare desso veramente, et un altro ne ritrasse da uno del
Parmigiano, il quale è nella Certosa di Pavia, nella cella del vicario,
così bene e con tanta diligenza, che non si può veder minio più
sottilmente lavorato et altri infiniti lavorati con molta diligenza. E
perché si dilettò Girolamo e diede anco opera all'architettura, oltre
molti disegni di fabriche che fece per servigio di molti privati, servì in
questo particolarmente Ippolito cardinale di Ferrara, il quale avendo
comperato in Roma a Monte Cavallo il giardino che fu già del
cardinale di Napoli, con molte vigne di particolari all'intorno, condusse
Girolamo a Roma, acciò lo servisse non solo nelle fabriche, ma
negl'acconcimi di legname veramente regii del detto giardino. Nel che
si portò tanto bene che ne restò ognuno stupefatto, e nel vero non so
chi altri si fusse potuto portare meglio di lui in fare di legnami (che
poi sono stati coperti di bellissime verzure) tante bell'opere e sì
vagamente ridotte in diverse forme et in diverse maniere di tempii,
nei quali si veggiono oggi accommodate le più belle e ricche statue
antiche che sieno in Roma: parte intere e parte state restaurate da
Valerio Cioli scultore fiorentino e da altri. Per le quali opere essendo
in Roma venuto Girolamo in bonissimo credito, fu dal detto cardinale
suo signore, che molto l'amava, messo l'anno 1550 al servizio di papa
Giulio III, il quale lo fece architetto sopra le cose di Belvedere,
dandogli stanze in quel luogo e buona provisione. Ma perché quel
Pontefice non si poteva mai in simili cose contentare, e
massimamente quando a principio s'intendeva pochissimo del