Page 1519 - Giorgio Vasari
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poca  importanza.  Intanto  venendo  Tiziano  Vecellio  a  Ferrara  a
               lavorare, come si dirà nella sua vita, alcune cose al duca Alfonso, in
               uno  stanzino  o  vero  studio,  dove  avea  prima  lavorato  Gian  Bellino
               alcune  cose  et  il  Dosso  una  baccanaria  d'uomini  tanto  buona,  che
               quando non avesse mai fatto altro, per questa merita lode e nome di

               pittore  eccellente;  Girolamo,  mediante  Tiziano  et  altri,  cominciò  a
               praticare in corte del Duca, dove ricavò, quasi per dar saggio di sé
               prima che altro facesse, la testa del duca Ercole di Ferrara da una di

               mano  di  Tiziano,  e  questa  contrafece  tanto  bene,  ch'ella  pareva  la
               medesima che l'originale, onde fu mandata come opera lodevole in
               Francia. Dopo, avendo Girolamo tolto moglie et avuto figliuoli, forse
               troppo  prima  che  non  doveva,  dipinse  in  S.  Francesco  di  Ferrara
               negl'angoli delle volte a fresco i quattro Evangelisti, che furono assai

               buone figure. Nel medesimo luogo fece un fregio intorno intorno alla
               chiesa, che fu copiosa e molto grande opera, essendo pieno di mezze
               figure  e  di  puttini  intrecciati  insieme  assai  vagamente.  Nella

               medesima chiesa fece in una tavola un Santo Antonio in Padoa con
               altre figure et in un'altra la Nostra Donna in aria con due Angeli, che
               fu  posta  all'altare  della  signora  Giulia  Muzzerella,  che  fu  ritratta  in
               essa da Girolamo molto bene. In Rovigo nella chiesa di S. Francesco
               dipinse  il  medesimo  l'apparizione  dello  Spirito  Santo  in  lingue  di

               fuoco,  che  fu  opera  lodevole  per  lo  componimento  e  bellezza  delle
               teste; et in Bologna dipinse nella chiesa di S. Martino in una tavola i
               tre Magi con bellissime teste e figure, et a Ferrara, in compagnia di

               Benvenuto Garofalo, come si è detto, la facciata della casa del signor
               Battista Muzzarelli, e parimente il palazzo di Coppara, villa del Duca,
               appresso a Ferrara dodici miglia, et in Ferrara similmente la facciata
               di Piero Soncini nella piazza di verso le pescherie, facendovi la presa
               della  Goletta  da  Carlo  Quinto  imperadore.  Dipinse  il  medesimo

               Girolamo  in  San  Polo,  chiesa  de'  frati  Carmelitani  nella  medesima
               città,  in  una  tavoletta  a  olio  un  San  Girolamo  con  due  altri  Santi
               grandi quanto il naturale, e nel palazzo del Duca un quadro grande

               con  una  figura  quanto  il  vivo,  finta,  per  una  Occasione,  con  bella
               vivezza, movenza, grazia e buon rilievo. Fece anco una Venere ignuda
               a giacere e grande quanto il vivo, con Amore appresso, la quale fu
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