Page 1516 - Giorgio Vasari
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quanto la sua virtù meritava, onorato; e perché non si è potuto avere
il ritratto di esso Benvenuto, si è messo nel principio di queste vite di
pittori lombardi quello di Girolamo da Carpi, la cui vita sotto questa
scriveremo.
Girolamo dunque, detto da Carpi, il quale fu ferrarese e discepolo di
Benvenuto, fu a principio da Tommaso suo padre, il quale era pittore
di scuderia, adoperato in bottega a dipignere forzieri, scabelli,
cornicioni et altri sì fatti lavori di dozzina. Avendo poi Girolamo sotto
la disciplina di Benvenuto fatto alcun frutto, pensava d'avere dal
padre essere levato da que' lavori meccanici, ma non ne facendo
Tommaso altro, come quegli che aveva bisogno di guadagnare, si
risolvé Girolamo partirsi da lui ad ogni modo. E così, andato a
Bologna, ebbe appresso i gentiluomini di quella città assai buona
grazia, perciò che, avendo fatto alcuni ritratti che somigliarono assai,
si acquistò tanto credito, che guadagnando bene, aiutava più il padre
stando in Bologna che non avea fatto dimorando a Ferrara. In quel
tempo, essendo stato portato a Bologna in casa de' signori conti
Ercolani un quadro di man d'Antonio da Coreggio, nel quale Cristo in
forma d'ortolano appare a Maria Maddalena, lavorato tanto bene e
morbidamente quanto più non si può credere, entrò di modo nel
cuore a Girolamo quella maniera, che non bastandogli avere ritratto
quel quadro, andò a Modana per vedere l'altre opere di mano del
Coreggio, là dove arrivato, oltre all'essere restato nel vederle tutto
pieno di maraviglia, una fra l'altre lo fece rimanere stupefatto, e
questa fu quel gran quadro, che è cosa divina, nel quale è una Nostra
Donna che ha un Putto in collo, il quale sposa Santa Caterina, un San
Bastiano, et altre figure con arie di teste tanto belle, che paiono fatte
in paradiso; né è possibile vedere i più bei capegli, né le più belle
mani o altro colorito più vago e naturale. Essendo stato dunque da
Messer Francesco Grilenzoni dottore e padrone del quadro, il quale fu
amicissimo del Coreggio, conceduto a Girolamo poterlo ritrarre, egli il
ritrasse con tutta quella diligenza che maggiore si può imaginare;
dopo fece il simile della tavola di San Piero martire, la quale avea
dipinta il Coreggio a una compagnia di secolari che la tengono, sì
come ella merita, in pregio grandissimo, essendo massimamente in