Page 1510 - Giorgio Vasari
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VITA DI BENVENUTO GAROFALO E DI GIROLAMO DA CARPI
               PITTORI FERRARESI E D'ALTRI LOMBARDI



               In questa parte delle Vite, che noi ora scriviamo, si farà brievemente
               un  raccolto  di  tutti  i  migliori  e  più  eccellenti  pittori,  scultori  et
               architetti  che  sono  stati  a'  tempi  nostri  in  Lombardia,  dopo  il

               Mantegna, il Costa, Boccaccino da Cremona et il Francia bolognese,
               non  potendo  fare  la  vita  di  ciascuno  in  particolare,  e  parendomi  a
               bastanza raccontare l'opere loro; la qual cosa io non mi sarei messo a
               fare,  né  a  dar  di  quelle  giudizio  se  io  non  l'avessi  prima  vedute.  E

               perché dall'anno 1542 insino a questo presente 1566 io non aveva,
               come già feci, scorsa quasi tutta l'Italia, né veduto le dette et altre
               opere, che in questo spazio di ventiquattro anni sono molto cresciute,
               io ho voluto, essendo quasi al fine di questa mia fatica, prima che io

               le scriva, vederle e con l'occhio farne giudizio. Per che, finite le già
               dette nozze dell'illustrissimo signor don Francesco Medici, prencipe di
               Fiorenza e di Siena, mio signore, e della serenissima reina Giovanna
               d'Austria, per le quali io era stato due anni occupatissimo nel palco

               della  principale  sala  del  loro  palazzo,  ho  voluto  senza  perdonare  a
               spesa o fatica veruna, rivedere Roma, la Toscana, parte della Marca,
               l'Umbria,  la  Romagna,  la  Lombardia  e  Vinezia,  con  tutto  il  suo
               dominio, per rivedere le cose vecchie e molte che sono state fatte dal

               detto anno 1542 in poi. Avendo io dunque fatto memoria delle cose
               più notabili e degne d'esser poste in iscrittura, per non far torto alla
               virtù di molti, né a quella sincera verità che si aspetta a coloro che
               scrivono istorie di qualunche maniera, senza passione d'animo verrò

               scrivendo  quelle  cose  che  in  alcuna  parte  mancano  alle  già  dette,
               senza  partirmi  dall'ordine  della  storia,  e  poi  darò  notizia  dell'opere
               d'alcuni che ancora son vivi e che hanno cose eccellenti operato et
               operano, parendomi che così richieggia il merito di molti rari e nobili

               artefici.

               Cominciandomi  dunque  dai  ferraresi,  nacque  Benvenuto  Garofalo  in
               Ferrara l'anno 1481 di Piero Tisi, i cui maggiori erano stati per origine
               padoani.  Nacque,  dico,  di  maniera  inclinato  alla  pittura,  che  ancor
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