Page 1491 - Giorgio Vasari
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accetti i suoi prieghi alla bontà di Dio, che tagliata la testa al reo si
vide l'anima sua salire in cielo, cotanto possono appresso la bontà di
Dio le preghiere di quelle sante persone che sono in sua grazia. Nella
quale storia, dico, è un molto gran numero di figure, le quali niuno
dee maravigliarsi se non sono d'intera perfezzione, imperò che ho
inteso per cosa certa che Giovan Antonio si era ridotto a tale per
infingardagine e pigrizia, che non faceva né disegni, né cartoni,
quando aveva alcuna cosa simile a lavorare, ma si riduceva in
sull'opera a disegnare col pennello sopra la calcina, che era cosa
strana: nel qual modo si vede essere stata da lui fatta questa storia.
Il medesimo dipinse ancora l'arco dinanzi di detta cappella, dove fece
un Dio Padre; l'altre storie della detta cappella non furono da lui
finite, parte per suo difetto, che non voleva lavorare se non a
capricci, e parte per non essere stato pagato da chi faceva fare quella
cappella. Sotto a questa è un Dio Padre che ha sotto una Vergine
antica in tavola, con San Domenico, San Gismondo, San Bastiano e
Santa Caterina. In Santo Agostino dipinse in una tavola, che è
nell'entrare in chiesa a man ritta, l'adorazione de' Magi, che fu tenuta
et è buon'opera; perciò che, oltre la Nostra Donna che è lodata molto
et il primo de' tre Magi e certi cavalli, vi è una testa d'un pastore fra
due arbori che pare veramente viva. Sopra una porta della città,
detta di S. Vienno, fece a fresco in un tabernacolo grande la natività
di Gesù Cristo et in aria alcuni Angeli, e nell'arco di quella un putto in
iscorto bellissimo e con gran rilievo, il quale vuole mostrare che il
Verbo è fatto carne. In quest'opera si ritrasse il Soddoma con la
barba, essendo già vecchio, e con un pennello in mano, il quale è
volto verso un brieve che dice: "Feci". Dipinse similmente a fresco in
piazza a' piedi del palazzo la cappella del Comune, facendovi la
Nostra Donna col Figliuolo in collo sostenuta da alcuni putti, Santo
Ansano, San Vettorio, Sant'Agostino e San Iacopo; e sopra in un
mezzo circolo piramidale fece un Dio Padre con alcuni Angeli a torno;
nella quale opera si vede che costui quando la fece cominciava quasi
a non aver più amore all'arte, avendo perduto un certo che di buono
che soleva avere nell'età migliori, mediante il quale dava una certa
bell'aria alle teste, che le faceva esser belle e graziose. E che ciò sia
vero, hanno altra grazia et altra maniera alcun'opere che fece molto