Page 1482 - Giorgio Vasari
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Paulino nel medesimo luogo: in uno è l'Aritmetica con certi filosofi
vestiti alla antica e nell'altro l'Onore, al quale, essendo in sedia, si
offeriscono sacrificii e si porgono corone reali. Ma perciò che questo
giovane è a punto in sul bello dell'operare, e non arriva a trentadue
anni, non ne dirò altro per ora.
È similmente veronese Paulo Farinato, valente dipintore, il quale
essendo stato discepolo di Nicola Ursino ha fatto molte opere in
Verona, ma le principali sono una sala, nella casa de' Fumanelli,
colorita a fresco e piena di varie storie, secondo che volle Messer
Antonio gentiluomo di quella famiglia e famosissimo medico in tutta
Europa, e due quadri grandissimi in Santa Maria in Organi nella
cappella maggiore, in uno de' quali è la storia degl'innocenti e
nell'altro è quando Gostantino imperatore si fa portare molti fanciugli
innanzi per uccidergli, e bagnarsi del sangue loro, per guarir della
lebbra. Nella nicchia poi della detta cappella sono due gran quadri,
ma però minori de' primi; in uno è Cristo che riceve San Piero, che
verso lui camina sopra l'acque, e nell'altro il desinare che fa San
Gregorio a certi poveri. Nelle quali tutte opere, che molto sono da
lodare, è un numero grandissimo di figure, fatte con disegno, studio e
diligenza. Di mano del medesimo è una tavola di San Martino, che fu
posta nel Duomo di Mantoa, la quale egli lavorò a concorrenza
degl'altri suo' compatrioti, come s'è detto pur ora.
E questo sia il fine della vita dell'eccellente Michele San Michele e
degl'altri valentuomini veronesi, degni certo d'ogni lode, per
l'eccellenza dell'arti e per la molta virtù loro.
FINE DELLA VITA DI MICHELE S. MICHELE ARCHITETTO E D'ALTRI
VERONESI