Page 1474 - Giorgio Vasari
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essendo giovane di bellissimo spirito, fu nelle cose d'architettura con
tanta diligenza instrutto da Michele e tanto amato, che in tutte
l'imprese d'importanza e massimamente di fortificazione lo volea
sempre seco. Per che, divenuto in brieve tempo con l'aiuto di tanto
maestro in modo eccellente che si potea commettergli ogni difficile
impresa di fortificazione, della quale maniera d'architettura si dilettò
in particolare, fu dai signori viniziani conosciuta la sua virtù et egli
messo nel numero dei loro architetti, ancor che fusse molto giovane,
con buona provisione; e dopo mandato ora in un luogo et ora in altro
a rivedere e rassettare le fortezze del loro dominio, e tallora a
mettere in essecuzione i disegni di Michele suo zio. Ma oltre agl'altri
luoghi si adoperò con molto giudizio e fatica nella fortificazione di
Zara e nella maravigliosa fortezza di S. Niccolò, in Sebenico, come s'è
detto, posta in sulla bocca del porto; la qual fortezza, che da lui fu
tirata su dai fondamenti, è tenuta, per fortezza privata, una delle più
forti e meglio intesa che si possa vedere. Riformò ancora con suo
disegno e giudizio del zio la gran fortezza di Corfù, riputata la chiave
d'Italia da quella parte. In questa, dico, rifece Giangirolamo i due
torrioni che guardano verso terra, facendogli molto maggiori e più
forti che non erano prima e con le canoniere e piazze scoperte che
fiancheggiano la fossa alla moderna, secondo l'invenzione del zio.
Fatte poi allargare le fosse molto più che non erano, fece abbassare
un colle che essendo vicino alla fortezza parea che la soprafacesse.
Ma oltre a molte altre cose che vi fece con molta considerazione,
questa piacque estremamente, che in un cantone della fortezza fece
un luogo assai grande e forte, nel quale in tempo d'assedio possono
stare in sicuro i popoli di quell'isola, senza pericolo di essere presi da'
nemici. Per le quali opere venne Giangirolamo in tanto credito
appresso detti signori, che gli ordinarono una provisione equale a
quella del zio, non lo giudicando inferiore a lui anzi, in questa pratica
delle fortezze, superiore; il che era di somma contentezza a Michele,
il quale vedeva la propria virtù avere tanto accrescimento nel nipote,
quanto a lui toglieva la vecchiezza di poter più oltre caminare.
Ebbe Giangirolamo, oltre al gran giudizio di conoscere la qualità de'
siti, molta industria in sapergli rappresentare con disegni e modelli di