Page 1469 - Giorgio Vasari
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sotterranee, chiamate case matte, nelle quali, per il fumo et altri
impedimenti, non si potevano maneggiare l'artiglierie, senzaché
indebolivano molte volte il fondamento de' torrioni e delle muraglie.
Fece il medesimo due molto belle porte a Legnago, fece lavorare in
Peschiera nel primo fondare di quella fortezza e similmente molte
cose in Brescia. E tutto fece sempre con tanta diligenza e con sì buon
fondamento, che niuna delle sue fabriche mostrò mai un pelo.
Ultimamente rassettò la fortezza della Chiusa sopra Verona, facendo
commodo ai passeggeri di passare senza entrare per la fortezza, ma
in tal modo però che levandosi un ponte da coloro che sono di dentro,
non può passare contra lor voglia nessuno, né anco appresentarsi alla
strada che è strettissima e tagliata nel sasso. Fece parimente in
Verona, quando prima tornò da Roma, il bellissimo ponte sopra
l'Adice, detto il Ponte nuovo, che gli fu fatto fare da Messer Giovanni
Emo allora podestà di quella città, che fu ed è cosa maravigliosa per
la sua gagliardezza.
Fu eccellente Michele non pure nelle fortificazioni, ma ancora nelle
fabriche private, ne' tempii, chiese e monasterii, come si può vedere
in Verona et altrove in molte fabriche, particolarmente nella
bellissima et ornatissima cappella de' Guareschi in San Bernardino,
fatta tonda a uso di tempio e d'ordine corinzio, con tutti quegli
ornamenti di che è capace quella maniera. La quale cappella, dico,
fece tutta di quella pietra viva e bianca che per lo suono che rende
quando si lavora è in quella città chiamata bronzo, e nel vero questa
è la più bella sorte di pietra che dopo il marmo fino sia stata trovata
insino a' tempi nostri, essendo tutta soda e senza buchi o macchie
che la guastino. Per essere adunque di dentro la detta cappella di
questa bellissima pietra e lavorata da eccellenti maestri d'intaglio e
benissimo commessa, si tiene che per opera simile non sia oggi altra
più bella in Italia, avendo fatto Michele girare tutta l'opera tonda in
tal modo, che tre altari che vi sono dentro con i loro frontespizii e
cornici, e similmente il vano della porta, tutti girano a tondo perfetto,
quasi a somiglianza degl'usci che Filippo Brunelleschi fece nelle
cappelle del tempio degl'Angeli in Firenze, il che è cosa molto difficile
a fare. Vi fece poi Michele dentro un ballatoio sopra il primo ordine