Page 1470 - Giorgio Vasari
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che gira tutta la cappella, dove si veggiono bellissimi intagli di
colonne, capitelli, fogliami, grottesche, pilastrelli et altri lavori
intagliati con incredibile diligenza. La porta di questa cappella fece di
fuori quadra, corinzia, bellissima e simile ad una antica che egli vide
in un luogo, secondo che egli diceva, di Roma. Ben è vero che
essendo quest'opera stata lasciata imperfetta da Michele, non so per
qual cagione, ella fu o per avarizia, o per giudizio fatta finire a certi
altri che la guastarono, con infinito dispiacere di esso Michele, che
vivendo se la vide storpiare in su gl'occhi senza potervi riparare. Onde
alcuna volta si doleva con gl'amici solo per questo, di non avere
migliaia di ducati per comperarla dall'avarizia d'una donna, che per
spendere men che poteva vilmente la guastava. Fu opera di Michele il
disegno del tempio ritondo della Madonna di Campagna vicino a
Verona, che fu bellissimo, ancor che la miseria, debolezza e
pochissimo giudizio dei deputati sopra quella fabrica l'abbiano poi in
molti luoghi storpiata, e peggio averebbono fatto, se non avesse
avutone cura Bernardino Brugnuoli, parente di Michele, e fattone un
compiuto modello, col quale va oggi inanzi la fabrica di questo tempio
e molte altre. Ai frati di Santa Maria in Organa, anzi monaci di Monte
Oliveto in Verona, fece un disegno che fu bellissimo della facciata
della loro chiesa di ordine corinzio, la quale facciata essendo stata
tirata un pezzo in alto da Paulo San Michele, si rimase, non ha molto,
a quel modo, per molte spese che furono fatte da que' monaci in altre
cose, ma molto più per la morte di don Cipriano veronese, uomo di
santa vita e di molta autorità in quella Religione, della quale fu due
volte generale, il quale l'aveva cominciata. Fece anco il medesimo in
San Giorgio di Verona, convento de' preti regolari di San Giorgio in
Alega, murare la cupola di quella chiesa, che fu opera bellissima e
riuscì contra l'openione di molti, i quali non pensarono che mai quella
fabrica dovesse reggersi in piedi per la debolezza delle spalle che
avea: le quali poi furono in guisa da Michele fortificate, che non si ha
più di che temere. Nel medesimo convento fece il disegno e fondò un
bellissimo campanile di pietre lavorate, parte vive e parte di tufo, che
fu assai bene da lui tirato inanzi, et oggi si seguita dal detto
Bernardino suo nipote, che lo va conducendo a fine.