Page 1433 - Giorgio Vasari
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dipignere da Iacopo, ma se gli desse compagnia acciò che le finisse
               più  presto  e  la  conversazione,  tenendolo  allegro,  fusse  cagione  di
               farlo,  senza  tanto  andare  ghiribizzando  e  stillandosi  il  cervello,
               lavorare.  Anzi  il  Duca  stesso,  mandato  per  Iacopo,  lo  pregò  che
               volesse dar quell'opera quanto prima del tutto finita. Avendo dunque

               Iacopo chiamato il Bronzino, gli fece fare in cinque piedi della volta
               una figura per ciascuno, che furono la Fortuna, la Iustizia, la Vittoria,
               la Pace e la Fama. E nell'altro piede, che in tutto son sei, fece Iacopo

               di  sua  mano  un  amore.  Dopo,  fatto  il  disegno  d'alcuni  putti  che
               andavano  nell'ovato  della  volta,  con  diversi  animali  in  mano  che
               scortano al di sotto in su, gli fece tutti, da uno in fuori, colorire dal
               Bronzino,  che  si  portò  molto  bene.  E  perché  mentre  Iacopo  et  il
               Bronzino facevano queste figure, fecero gl'ornamenti intorno Iacone,

               Pierfrancesco  di  Iacopo  et  altri,  restò  in  poco  tempo  tutta  finita
               quell'opera con molta sodisfazione del signor Duca, il quale voleva far
               dipignere  l'altra  loggia,  ma  non  fu  a  tempo,  perciò  che  essendosi

               fornito  questo  lavoro  a  dì  13  di  dicembre  1536,  alli  sei  di  gennaio
               seguente  fu  quel  signore  illustrissimo  ucciso  dal  suo  parente
               Lorenzino,  e  così  questa  et  altre  opere  rimasono  senza  la  loro
               perfezzione.  Essendo  poi  creato  il  signor  duca  Cosimo,  passata
               felicemente  la  cosa  di  Monte  Murlo  e  messosi  mano  all'opera  di

               Castello, secondo che si è detto nella vita del Tribolo, sua eccellenza
               illustrissima  per  compiacere  la  signora  donna  Maria  sua  madre,
               ordinò che Iacopo dipignesse la prima loggia, che si truova entrando

               nel  palazzo  di  Castello  a  man  manca.  Per  che,  messovi  mano,
               primieramente disegnò tutti gl'ornamenti che v'andavano, e gli fece
               fare al Bronzino per la maggior parte et [a] coloro che avevano fatto
               quei di Careggi. Di poi rinchiusosi dentro da sé solo, andò facendo
               quell'opera  a  sua  fantasia  et  a  suo  bell'agio,  studiando  con  ogni

               diligenza,  acciò  ch'ella  fusse  molto  migliore  di  quella  di  Careggi,  la
               quale  non  avea  lavorata  tutta  di  sua  mano,  il  che  potea  fare
               commodamente, avendo per ciò otto scudi il mese da sua eccellenza,

               la quale ritrasse così giovinetta come era nel principio di quel lavoro,
               e parimente la signora donna Maria sua madre. Finalmente essendo
               stata turata la detta loggia cinque anni, e non si potendo anco vedere
               quello che Iacopo avesse fatto, adiratasi la detta signora un giorno
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