Page 1417 - Giorgio Vasari
P. 1417

fatti in fresco tanto morbidamente e con tanta unione di colorito, che
               è cosa maravigliosa; onde le carni d'un putto che siede in su certe
               scalee, anzi pur quelle insiememente di tutte l'altre figure, son tali,
               che non si possono in fresco far meglio né con più dolcezza, perché
               quest'opera, appresso l'altre che Iacopo avea fatto, diede certezza a

               gl'artefici  della  sua  perfezzione,  paragonandole  con  quelle  d'Andrea
               del Sarto e del Francia Bigio. Diede Iacopo finita quest'opera l'anno
               1516 e n'ebbe per pagamento scudi sedici e non più. Essendogli poi

               allogata  da  Francesco  Pucci,  se  ben  mi  ricorda,  la  tavola  d'una
               cappella che egli avea fatto fare in San Michele Bisdomini della via
               de' Servi, condusse Iacopo quell'opera con tanta bella maniera e con
               un  colorito  sì  vivo,  che  par  quasi  impossibile  a  crederlo.  In  questa
               tavola la Nostra Donna che siede porge il putto Gesù a San Giuseppo,

               il quale ha una testa che ride con tanta vivacità e prontezza, che è
               uno stupore; è bellissimo similmente un putto fatto per San Giovanni
               Battista e due altri fanciulli nudi che tengono un padiglione; vi si vede

               ancora  un  San  Giovanni  Evangelista,  bellissimo  vecchio,  et  un  San
               Francesco inginocchioni che è vivo, però che intrecciate le dita delle
               mani l'una con l'altra e stando intentissimo a contemplare con gl'occhi
               e con la mente fissi la Vergine et il figliuolo, par che spiri. Né è men
               bello il S. Iacopo che a canto agli altri si vede, onde non è maraviglia

               se  questa  è  la  più  bella  tavola  che  mai  facesse  questo  rarissimo
               pittore.

               Io  credeva  che  dopo  quest'opera  e  non  prima  avesse  fatto  il
               medesimo  a  Bartolomeo  Lanfredini,  lung'Arno  fra  il  ponte  Santa
               Trinita e la Carraia, dentro a un andito sopra una porta, due bellissimi

               e graziosissimi putti in fresco che sostengono un'arme; ma poi che il
               Bronzino, il quale si può credere che di queste cose sappia il vero,
               afferma  che  furono  delle  prime  cose  che  Iacopo  facesse,  si  dee
               credere che così sia indubitatamente e lodarne molto maggiormente

               il Puntormo, poiché son tanto belli, che non si possono paragonare, e
               furono  delle  prime  cose  che  facesse.  Ma  seguitando  l'ordine  della
               storia, dopo le dette fece Iacopo agl'uomini di Puntormo una tavola,
               che  fu  posta  in  Sant'Agnolo  lor  chiesa  principale  alla  capella  della

               Madonna,  nella  quale  sono  un  S.  Michelagnolo  et  un  San  Giovanni
   1412   1413   1414   1415   1416   1417   1418   1419   1420   1421   1422