Page 1415 - Giorgio Vasari
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prima stanza diceva così:
Colui che dà le leggi alla natura,
e i varii stati, e secoli dispone,
d'ogni bene è cagione:
e il mal, quanto permette, al mondo dura:
onde questa figura,
contemplando, si vede
come con certo piede
l'un secol dopo l'altro al mondo viene
e muta il bene in male, e il male in bene.
Riportò dell'opere che fece in questa festa il Puntormo, oltre l'utile,
tanta lode che forse pochi giovani della sua età n'ebbero mai altre
tanta in quella città, onde, venendo poi esso papa Leone a Fiorenza,
fu negl'apparati che si fecero molto adoperato, perciò che
accompagnatosi con Baccio da Monte Lupo, scultore d'età, il quale
fece un arco di legname in testa della via del Palagio dalle scalee di
Badia, lo dipinse tutto di bellissime storie, le quali poi per la poca
diligenza di chi n'ebbe cura, andarono male; solo ne rimase una nella
qual Pallade accorda uno strumento in sulla lira d'Apollo, con
bellissima grazia; dalla quale storia si può giudicare di quanta bontà
e perfezzione fussero l'altre opere e figure. Avendo nel medesimo
apparato avuto cura Ridolfo Ghirlandaio di acconciare e d'abbellire la
sala del papa, che è congiunta al convento di Santa Maria Novella ed
è antica residenza de' pontefici in quella città, stretto dal tempo, fu
forzato a servirsi in alcune cose dell'altrui opera, per che, avendo
l'altre stanze tutte adornate, diede cura a Iacopo Puntormo di fare
nella cappella, dove aveva ogni mattina a udir messa Sua Santità,
alcune pitture in fresco. Laonde, mettendo mano Iacopo all'opera vi
fece un Dio Padre con molti putti et una Veronica che nel sudario
aveva l'effigie di Gesù Cristo, la quale opera da Iacopo fatta in tanta