Page 1416 - Giorgio Vasari
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strettezza di tempo, gli fu molto lodata.

               Dipinse  poi  dietro  all'Arcivescovo  di  Fiorenza,  nella  chiesa  di  San

               Ruffello,  in  una  cappella,  in  fresco  la  Nostra  Donna  col  Figliuolo  in
               braccio in mezzo a San Michelagnolo e Santa Lucia e due altri Santi
               inginocchioni,  e  nel  mezzo  tondo  della  cappella  un  Dio  Padre  con
               alcuni  Serafini  intorno.  Essendogli  poi,  secondo  che  aveva  molto

               disiderato,  stato  allogato  da  maestro  Iacopo  frate  de'  Servi  a
               dipignere una parte del cortile de' Servi, per esserne andato Andrea
               del  Sarto  in  Francia  e  lasciato  l'opere  di  quel  cortile  imperfette,  si
               mise con molto studio a fare i cartoni, ma perciò che era male agiato

               di roba e gli bisognava, mentre studiava per acquistarsi onore, aver
               da  vivere,  fece  sopra  la  porta  dello  spedale  delle  donne,  dietro  la
               chiesa dello spedal de' preti, fra la piazza di San Marco e via di San
               Gallo, dirimpetto a punto al muro delle suore di Santa Caterina da

               Siena,  due  figure  di  chiaro  scuro  bellissime:  cioè  Cristo  in  forma  di
               pellegrino  che  aspetta  alcune  donne  ospiti  per  alloggiarle,  la  quale
               opera  fu  meritamente  molto  in  que'  tempi  et  è  ancora  oggi
               dagl'uomini  intendenti  lodata.  In  questo  medesimo  tempo  dipinse

               alcuni quadri e storiette a olio per i maestri di Zecca, nel carro della
               moneta che va ogni anno per S. Giovanni a processione; l'opera del
               qual carro fu di mano di Marco del Tasso. Et in sul poggio di Fiesole
               sopra la porta della Compagnia della Cecilia una Santa Cecilia colorita

               in fresco con alcune rose in mano, tanto belle, e tanto bene in quel
               luogo  accomodata,  che  per  quanto  ell'è,  delle  buone  opere  che  si
               possano vedere in fresco. Queste opere avendo veduto il già detto
               maestro  Iacopo  frate  de'  Servi  et  acceso  maggiormente  nel  suo

               disiderio, pensò di fargli finire a ogni modo l'opera del detto cortile
               de'  Servi,  pensando  che  a  concorrenza  degl'altri  maestri  che  vi
               avevano  lavorato,  dovesse  fare  in  quello  che  restava  a  dipignersi
               qualche  cosa  straordinariamente  bella.  Iacopo,  dunque,  messovi

               mano,  fece  non  meno  per  disiderio  di  gloria  e  d'onore,  che  di
               guadagno, la storia della visitazione della Madonna con maniera un
               poco più ariosa e desta che insino allora non era stato suo solito, la
               qual  cosa  accrebbe,  oltre  all'altre  infinite  bellezze,  bontà  all'opera

               infinitamente, perciò che le donne, i putti, i giovani et i vecchi sono
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