Page 1381 - Giorgio Vasari
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fu mandato in Francia. Non molto dopo, essendo tirato a Bologna da
               certi  amici  suoi,  fece  alcuni  ritratti  di  naturale  et  in  San  Francesco
               dentro  al  coro  nuovo  in  una  capella  una  tavola  a  olio,  dentrovi  la
               Nostra Donna e due Santi, che fu allora tenuta in Bologna, per non
               esservi  molti  maestri,  buona  e  lodevole  opera.  E  dopo,  tornato  a

               Fiorenza,  fece  per  non  so  chi  cinque  quadri  della  vita  di  Nostra
               Donna, i quali sono oggi in casa di maestro Andrea Pasquali medico
               di sua eccellenza et uomo singolarissimo.

               Avendogli  dato  Messer  Palla  Rucellai  a  fare  una  tavola,  che  dovea
               porsi al suo altare in Santa Maria Novella, Giuliano incominciò a farvi

               entro il martirio di Santa Caterina vergine, ma è gran cosa, la tenne
               dodici anni fra mano, né mai la condusse in detto tempo a fine, per
               non avere invenzione, né sapere come farsi le tante varie cose che in
               quel martirio intervenivono; e se bene andava ghiribizzando sempre

               come potevono stare quelle ruote e come doveva fare la saetta et
               incendio  che  le  abbruciò,  tuttavia  mutando  quello  che  un  giorno
               aveva fatto l'altro, in tanto tempo non le diede mai fine. Ben è vero
               che in quel mentre fece molte cose, e fra l'altre a Messer Francesco

               Guicciardini che allora, essendo tornato da Bologna, si stava in villa a
               Montici  scrivendo  la  sua  storia,  il  ritratto  di  lui,  che  somigliò  assai
               ragionevolmente  e  piacque  molto.  Similmente  ritrasse  la  signora
               Angela  de'  Rossi,  sorella  del  conte  di  San  Secondo,  per  lo  signor

               Alessandro Vitelli suo marito, che allora era alla guardia di Firenze. E
               per Messer Ottaviano de' Medici, ricavandolo da uno di fra' Bastiano
               del Piombo, ritrasse in un quadro grande et in due figure intere papa
               Clemente  a  sedere  e  fra'  Niccolò  della  Magna  in  piede.  In  un  altro

               quadro ritrasse similmente papa Clemente a sedere et innanzi a lui
               inginocchioni  Bartolomeo  Valori  che  gli  parla,  con  fatica  e  pazienza
               incredibile.  Avendo  poi  segretamente  il  detto  Messer  Ottaviano
               pregato  Giuliano  che  gli  ritraesse  Michelagnolo  Buonarroti,  egli

               messovi mano, poi che ebbe tenuto due ore fermo Michelagnolo, che
               si  pigliava  piacere  de'  ragionamenti  di  colui,  gli  disse  Giuliano:
               "Michelagnolo, se volete vedervi state su, che già ho fermo l'aria del
               viso".  Michelagnolo,  rizzatosi  e  veduto  il  ritratto,  disse  ridendo  a

               Giuliano: "Che diavolo avete voi fatto! Voi mi avete dipinto con uno
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