Page 1373 - Giorgio Vasari
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interamente la grazia del Duca.
Servivasi ancora la Duchessa assai di Baccio nel giardino de' Pitti,
dove ella aveva fatto fare una grotta piena di tartari e di spugne
congelate dall'acqua, dentrovi una fontana, dove Baccio aveva fatto
condurre di marmo a Giovanni Fancelli suo creato un pilo grande et
alcune capre quanto il vivo, che gettano acqua, e parimente col
modello fatto da se stesso per un vivaio un villano che vota un barile
pieno d'acqua. Per queste cose la Duchessa di continovo aiutava e
favoriva Baccio appresso al Duca, il quale aveva dato licenzia
finalmente a Baccio che cominciasse il modello grande del Nettunno:
per lo che egli mandò di nuovo a Roma per Vincenzio de' Rossi, che
già s'era partito di Firenze, con intenzione che gli aiutasse condurlo.
Mentre che queste cose si andavano preparando, venne volontà a
Baccio di finire quella statua di Cristo morto tenuto da Niccodemo, il
quale Clemente suo figliolo aveva tirato innanzi: perciò che aveva
inteso che a Roma il Buonarroto ne finiva uno, il quale aveva
cominciato in un marmo grande, dove erano cinque figure, per
metterlo in S. Maria Maggiore alla sua sepoltura. A questa
concorrenza Baccio si messe a lavorare il suo con ogni accuratezza e
con aiuti, tanto che lo finì. Et andava cercando in questo mezzo per le
chiese principali di Firenze d'un luogo dove egli potesse collocarlo e
farvi per sé una sepoltura, ma non trovando luogo che lo contentasse
per sepoltura, si risolvé a una cappella nella chiesa de' Servi, la quale
è della famiglia de' Pazzi. I padroni di questa cappella pregati dalla
Duchessa concessono il luogo a Baccio, senza spodestarsi del
padronato e delle insegne che v'erano di casa loro e solamente gli
concessono che egli facesse uno altare di marmo e sopra quello
mettesse le dette statue e vi facesse la sepoltura a' piedi. Convenne
ancora poi co' frati di quel convento dell'altre cose appartenenti allo
ufiziarla. In questo mezzo faceva Baccio murare l'altare et il
basamento di marmo, per mettervi su queste statue, e finitolo
disegnò mettere in quella sepoltura, dove voleva esser messo egli e
la sua moglie, l'ossa di Michelagnolo suo padre, le quali aveva nella
medesima chiesa fatto porre, quando e' morì, in uno deposito; queste
ossa di suo padre egli di sua mano volle pietosamente mettere in