Page 1365 - Giorgio Vasari
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il  che  doveva  essere  caro  a  sua  eccellenza,  per  essere  lui  suo
               servitore et allevato della casa de' Medici. Con questi disegni e parole
               mosse Baccio il Duca, sì che gl'impose che egli facesse un modello di
               tutto il coro, consentendo che cotal fabbrica si facesse. Partito Baccio
               dal Duca, fu con Giuliano di Baccio d'Agnolo suo architetto e, conferito

               il  tutto  seco,  andorono  in  sul  luogo,  et  esaminata  ogni  cosa
               diligentemente, si risolverono di non uscire della forma del modello di
               Filippo,  ma  di  seguitare  quello,  aggiugnendogli  solamente  altri

               ornamenti di colonne e di risalti e d'arricchirlo quanto potevano più,
               mantenendogli il disegno e la figura di prima. Ma non le cose assai et
               i  molti  ornamenti  son  quelli  che  abbelliscono  et  arricchiscono  le
               fabbriche,  ma  le  buone,  quantunque  sieno  poche,  se  sono  ancora
               poste ne' luoghi loro e con la debita proporzione composte insieme;

               queste piacciono e sono ammirate e fatte con giudizio dall'artefice,
               ricevono di poi lode da tutti gli altri. Questo non pare che Giuliano e
               Baccio considerassino, né osservassino, perché presono un suggetto

               di  molta  opera  e  lunga  fatica,  ma  di  poca  grazia,  come  ha
               l'esperienza dimostro. Il disegno di Giuliano (come si vede) fu di fare
               nelle cantonate di tutte le otto facce pilastri che piegavano in su gli
               angoli,  e  l'opera  tutta  di  componimento  ionico,  e  questi  pilastri,
               perché  nella  pianta  venivano  insieme  con  tutta  l'opera  a  diminuire

               verso  il  centro  del  coro  e  non  erano  uguali,  venivano
               necessariamente  a  essere  larghi  dalla  parte  di  fuora  e  stretti  di
               dentro,  il  che  è  sproporzione  di  misura.  E  ripiegando  il  pilastro

               secondo  l'angolo  delle  otto  facce  di  dentro,  le  linee  del  centro  lo
               diminuivano tanto, che le due colonne, le quali mettevono in mezzo il
               pilastro da' canti, lo facevano parere sottile et accompagnavano con
               disgrazia  lui  e  tutta  quell'opera,  sì  nella  parte  di  fuora  e  simile  in
               quella  di  dentro,  ancora  che  vi  fosse  la  misura.  Fece  Giuliano

               parimente tutto il modello dello altare, discosto un braccio e mezzo
               dall'ornamento  del  coro,  sopra  il  quale  Baccio  fece  poi  di  cera  un
               Cristo  morto  a  giacere  con  due  Angeli,  de'  quali  uno  gli  teneva  il

               braccio destro e con un ginocchio gli reggeva la testa, e l'altro teneva
               i misteri della Passione, et occupava la statua di Cristo quasi tutto lo
               altare, sì che appena celebrare vi si sarebbe potuto, e pensava di fare
               questa statua di circa quattro braccia e mezzo. Fece ancora un risalto
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