Page 1360 - Giorgio Vasari
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sue azzioni. Avendo poi già condotto la sepoltura del signor Giovanni
               vicino  al  fine,  andò  pensando  di  fare  cominciare  al  Duca  un'opera
               grande  e  di  molta  spesa  e  di  lunghissimo  tempo.  Aveva  il  duca
               Cosimo  lasciato  d'abitare  il  palazzo  de'  Medici  et  era  tornato  ad
               abitare  con  la  corte  nel  palazzo  di  piazza,  dove  già  abitava  la

               signoria,  e  quello  ogni  giorno  andava  accomodando  et  ornando,  et
               avendo detto a Baccio che farebbe volentieri un'udienza pubblica, sì
               per gli ambasciadori forestieri come pe' suoi cittadini e sudditi dello

               stato, Baccio andò, insieme con Giuliano di Baccio d'Agnolo, pensando
               di mettergli innanzi da far un ornamento di pietre del Fossato e di
               marmi, di braccia trenta otto largo et alto diciotto. Questo ornamento
               volevano  che  servisse  per  l'udienza  e  fusse  nella  sala  grande  del
               palazzo  in  quella  testa  che  è  volta  a  tramontana.  Questa  udienza

               doveva  avere  un  piano  di  quattordici  braccia  largo  e  salire  sette
               scaglioni  et  essere  nella  parte  dinanzi  chiusa  da  balaustri,  eccetto
               l'entrata del mezzo, e doveva avere tre archi grandi nella testa della

               sala, de' quali due servissino per finestre e fussino tramezzati drento
               da quattro colonne per ciascuno, due della pietra del Fossato e due di
               marmo, con un arco sopra con fregiatura di mensole che girasse in
               tondo: queste avevano a fare l'ornamento di fuori nella facciata del
               palazzo e di dentro ornare nel medesimo modo la facciata della sala.

               Ma  l'arco  del  mezzo,  che  faceva  non  finestra  ma  nicchia,  doveva
               essere  accompagnato  da  due  altre  nicchie  simili,  che  fussino  nelle
               teste  dell'udienza,  una  a  levante  e  l'altra  a  ponente,  ornate  da

               quattro  colonne  tonde  corinzie,  che  fussino  braccia  dieci  alte  e
               facessino  risalto  nelle  teste.  Nella  facciata  del  mezzo  avevano  a
               essere  quattro  pilastri,  che  fra  l'uno  arco  e  l'altro  facessino
               reggimento  allo  architrave  e  fregio  e  cornice,  che  rigirava  intorno
               intorno e sopra loro e sopra le colonne. Questi pilastri avevano avere

               fra l'uno e l'altro un vano di braccia tre incirca, nel quale per ciascuno
               fusse una nicchia alta braccia quattro e mezzo da mettervi statue per
               accompagnare  quella  grande  del  mezzo  nella  faccia  e  le  due  dalle

               bande, nelle quali nicchie egli voleva mettere per ciacuna tre statue.
               Avevano  in  animo  Baccio  e  Giuliano,  oltre  allo  ornamento  della
               facciata  di  dentro,  un  altro  maggiore  ornamento  di  grandezza  e  di
               terribile  spesa  per  la  facciata  di  fuora,  il  quale  per  lo  sbieco  della
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