Page 1363 - Giorgio Vasari
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dimostrato l'esperienza. Imperò tutta questa opera s'andò per ispazio
               di molti anni lavorando e murando poco più che la metà, e Baccio finì
               e messe nelle nicchie minori la statua del signor Giovanni e quella del
               duca  Alessandro  nella  facciata  dinanzi  amendue  e  nella  nicchia
               maggiore,  sopra  un  basamento  di  mattoni,  la  statua  di  papa

               Clemente e tirò al fine ancora la statua del duca Cosimo, dove egli
               s'affaticò assai sopra la testa, ma con tutto ciò il Duca e gli uomini di
               corte  dicevano  che  ella  non  lo  somigliava  punto.  Onde  avendone

               Baccio già prima fatto una di marmo, la quale è oggi nel medesimo
               palazzo nelle camere di sopra, e fu la migliore testa che facesse mai,
               e stette benissimo, egli difendeva e ricuopriva l'errore e la cattività
               della  presente  testa  con  la  bontà  della  passata.  Ma  sentendo  da
               ognuno  biasimare  quella  testa,  un  giorno  in  còllora  la  spiccò,  con

               animo di farne un'altra e commetterla nel luogo di quella, ma non la
               fece  poi  altrimenti.  Et  aveva  Baccio  per  costume  nelle  statue  ch'e'
               faceva di mettere de' pezzi piccoli e grandi di marmo, non gli dando

               noia il fare ciò e ridendosene, il che egli fece nell'Orfeo a una delle
               teste  di  Cerbero,  et  a  San  Piero  che  è  in  Santa  Maria  del  Fiore
               rimesse  un  pezzo  di  panno;  nel  gigante  di  piazza,  come  si  vede,
               rimesse a Cacco et appiccò due pezzi, cioè una spalla et una gamba,
               et in molti altri suoi lavori fece il medesimo, tenendo cotali modi i

               quali sogliono grandemente dannare gli scultori. Finite queste statue,
               messe  mano  alla  statua  di  papa  Leone  per  questa  opera  e  la  tirò
               forte innanzi. Vedendo poi Baccio che questa opera riusciva lunga e

               che e' non era per condursi oramai al fine di quel suo primo disegno
               per le facciate attorno attorno al palazzo e che e' s'era speso gran
               somma di danari e passato molto tempo, e che quella opera con tutto
               ciò non era mezza finita e piaceva poco all'universale, andò pensando
               nuova fantasia et andava provando di levare il Duca dal pensiero del

               palazzo, parendogli che sua eccellenza ancora fusse di questa opera
               infastidita. Avendo egli addunque, nell'Opera di Santa Maria del Fiore
               che  la  comandava,  fatto  nimicizia  co'  provveditori  e  con  tutti  gli

               scarpellini, e poiché tutte le statue che andavan nell'udienza erano a
               suo  modo  quali  finite  e  poste  in  opera  e  quali  abbozzate  e  lo
               ornamento  murato  in  gran  parte,  per  occultare  molti  difetti  che
               v'erano,  et  a  poco  a  poco  abbandonare  quell'opera,  messe  innanzi
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