Page 1356 - Giorgio Vasari
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et ordinato che tutto il lavoro di quadro da farsi di marmo lo dovesse
               far condurre Lorenzetto scultore, e che le statue di marmo e le storie
               s'allogassino a Baccio. Convenuti addunque in questo modo, feciono
               finalmente  il  contratto  con  Baccio,  il  quale  non  comparendo  più
               intorno al cardinal Salviati e levatosene a tempo, i fuorusciti, passata

               quell'occasione, non pensorono ad altro del fatto suo. Dopo queste
               cose, fece Baccio due modelli di legno con le statue e storie di cera, i
               quali avevano i basamenti sodi senza risalti, sopra ciascuno de' quali

               erano quattro colonne ioniche storiate, le quali spartivano tre vani,
               uno grande nel mezzo, dove sopra un piedistallo era per ciascuna un
               papa  a  sedere  in  pontificale  che  dava  la  benedizzione  e  ne'  vani
               minori  una  nicchia  con  una  figura  tonda  in  piè,  per  ciascuna  alta
               quattro  braccia,  e  dentro  alcuni  Santi  che  mettono  in  mezzo  detti

               papi.  L'ordine  della  composizione  aveva  forma  d'arco  trionfale,  e
               sopra le colonne che reggevano la cornice era un quadro alto braccia
               tre e largo quattro e mezzo, entro al quale era una storia di mezzo

               rilievo in marmo, nella quale era l'abboccamento del re Francesco a
               Bologna, sopra la statua di papa Leone, la quale statua era messa in
               mezzo  nelle  due  nicchie  da  S.  Piero  e  da  S.  Paulo,  e  di  sopra
               accompagnavano la storia del mezzo di Leone due altre storie minori,
               delle quali una era sopra S. Piero e quando egli risuscita un morto, e

               l'altra sopra S. Paulo, quando e' predica a' popoli. Ne l'istoria di papa
               Clemente, che rispondeva a questa, era quando egli incorona Carlo
               imperadore  a  Bologna  e  la  mettono  in  mezzo  due  storie  minori,  in

               una è S. Giovanni Batista che predica a' popoli, nell'altra S. Giovanni
               Evangelista  che  risuscita  Drusiana,  et  hanno  sotto  nelle  nicchie  i
               medesimi Santi alti braccia quattro, che mettono in mezzo la statua
               di papa Clemente simile a quella di Leone. Mostrò in questa fabbrica
               Baccio o poca religione, o troppa adulazione, o l'uno e l'altro insieme,

               mentre  che  gli  uomini  deificati  et  i  primi  fondatori  della  nostra
               religione, dopo Cristo et i più grati a Dio, vuole che cedino a' nostri
               papi e gli pone in luogo a loro indegno, a Leone e Clemente inferiori.

               E certo sì come da dispiacere a' Santi et a Dio, così da non piacere a'
               papi et agli altri, fu questo suo disegno. Perciò che a me pare che la
               religione,  e  voglio  dire  la  nostra  sendo  vera  religione,  debba  esser
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