Page 136 - Giorgio Vasari
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e sotto un manto di diversi colori, e le scarpe fino alle dita de' piedi
               aperte, e sopra legate con certi correggiuoli.

               Simili a' sopra detti tempii furono la chiesa di S. Giovanni in Pavia,
               edificata da Gundiperga figliuola della sopra detta Teodelinda, e nella
               medesima città la chiesa di S. Salvador fatta da Ariperto fratello della
               detta  reina,  il  quale  successe  nel  regno  a  Rodoaldo  marito  di

               Gundiperga;  la  chiesa  di  S.  Ambruogio  di  Pavia,  edificata  da
               Grimoaldo re de' Longobardi, che cacciò dal regno Perterit figliuolo di
               Riperto;  il  quale  Perterit  ristituito  nel  regno  dopo  la  morte  di
               Grimoaldo  edificò  pur  in  Pavia  un  monasterio  di  donne,  detto

               Monasterio Nuovo, in onore di Nostra Donna e di S. Agata; e la reina
               ne edificò uno fuora delle mura dedicato alla Vergine Maria in Pertica.
               Conperte, similmente figliuolo d'esso Perterit, edificò un monasterio e
               tempio a S. Giorgio detto di Coronate, nel luogo dove aveva avuto

               una gran vittoria contra a Alahi, di simile maniera. Né dissimile fu a
               questi  il  tempio  che  'l  re  de'  Longobardi  Luiprando,  il  quale  fu  al
               tempo  del  re  Pipino  padre  di  Carlo  Magno,  edificò  in  Pavia,  che  si
               chiama S. Piero in Cieldauro; né quello similmente che Disiderio, il

               quale  regnò  dopo  Astolfo,  edificò  di  S.  Piero  Clivate  nella  diocesi
               milanese; né 'l monasterio di S. Vincenzo in Milano, né quello di S.
               Giulia  in  Brescia,  perché  tutti  furono  di  grandissima  spesa,  ma  di
               bruttissima  e  disordinata  maniera.  In  Fiorenza  poi,  migliorando

               alquanto  l'architettura,  la  chiesa  di  S.  Apostolo,  che  fu  edificata  da
               Carlo Magno, fu ancor che piccola di bellissima maniera; perché, oltre
               che i fusi delle colonne, sebbene sono di pezzi, hanno molta grazia e
               sono condotti con bella misura, i capitelli ancora e gli archi girati per

               le volticciuole delle due piccole navate, mostrano che in Toscana era
               rimaso o vero risorto qualche buono artefice. Insomma l'architettura
               di questa chiesa è tale, che Pippo di ser Brunellesco non si sdegnò di
               servirsene per modello nel fare la chiesa di S. Spirito e quella di S.

               Lorenzo nella medesima città.
               Il  medesimo  si  può  vedere  nella  chiesa  di  S.  Marco  di  Vinezia;  la

               quale  (per  non  dir  nulla  di  S.  Giorgio  Maggiore  stato  edificato  da
               Giovanni Morosini l'anno [978]) fu cominciata sotto il doge Iustiniano
               e Giovanni Particiaco appresso S. Teodosio, quando d'Alessandria fu
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