Page 1339 - Giorgio Vasari
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riputazione; alcuni, forse meglio interpretando, ne davano la causa
all'odio che egli portava a Michelagnolo, sì come poi fece vedere in
tutta la vita sua. Fu la perdita del cartone alla città non piccola et il
carico di Baccio grandissimo, il quale meritamente gli fu dato da
ciascuno e d'invidioso e di maligno. Fece poi alcuni pezzi di cartoni di
biacca e carbone, tra' quali uno ne condusse molto bello d'una
Cleopatra ignuda, e lo donò al Piloto orefice.
Avendo di già Baccio acquistato nome di gran disegnatore, era
desideroso d'imparare a dipignere co' colori, avendo ferma opinione
non pur di paragonare il Buonarroto, ma superarlo di molto in
amendue le professioni. E perché egli aveva fatto un cartone d'una
Leda, nel quale usciva dell'uovo del cigno abbracciato da lei Castore e
Polluce, e voleva colorirlo a olio, per mostrare che 'l maneggiar de'
colori e mesticargli insieme per farne la varietà delle tinte co' lumi e
con l'ombre non gli fusse stato insegnato da altri, ma che da sé
l'avesse trovato, andò pensando come potesse fare, e trovò questo
modo: ricercò Andrea del Sarto suo amicissimo che gli facesse in un
quadro di pittura a olio il suo ritratto, avvisando di dovere di ciò
conseguire duoi acconci al suo proposito: l'uno era il vedere il modo
di mescolare i colori, l'altro il quadro e la pittura, la quale gli
resterebbe in mano et avendola veduta lavorare gli potrebbe
intendendola giovare e servire per essempio. Ma Andrea accortosi,
nel domandare che faceva Baccio, della sua intenzione e sdegnandosi
di cotal diffidanza et astuzia perché era pronto a mostrargli il suo
desiderio, se come amico ne l'avesse ricerco, perciò senza far
sembiante d'averlo scoperto, lasciando stare il far mestiche e tinte,
messe d'ogni sorte colore sopra la tavolella et azzuffandoli insieme
col pennello, ora da questo et ora da quello togliendo con molta
prestezza di mano, così contrafaceva il vivo colore della carne di
Baccio, il quale sì per l'arte che Andrea usò e perché gli conveniva
sedere e star fermo, se voleva esser dipinto, non potette mai vedere
né apprendere cosa che egli volesse. E venne ben fatto ad Andrea di
castigare insieme la diffidenza dell'amico e dimostrare, con quel
modo di dipignere da maestro pratico, assai maggiore virtù et
esperienza dell'arte. Né per tutto questo si tolse Baccio dall'impresa