Page 1338 - Giorgio Vasari
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basso  rilievo.  Inanimito  Baccio  da'  conforti  di  Lionardo,  si  messe  a
               contraffar di marmo una testa antica d'una femmina, la quale aveva
               formata in un modello da una che è in casa Medici, e per la prima
               opera,  la  fece  assai  lodevolmente  e  fu  tenuta  cara  da  Andrea
               Carnesecchi, al quale il padre di Baccio la donò et egli la pose in casa

               sua nella via Larga, sopra la porta nel mezzo del cortile che va nel
               giardino. Ma Baccio seguitando di fare altri modegli di figure tonde di
               terra, il padre volendo non mancare allo studio onesto del figliuolo,

               fatti venire da Carrara alcuni pezzi di marmo, gli fece murare in Pinti
               nel fine della sua casa, una stanza con lumi accomodati da lavorare,
               la quale rispondeva in via Fiesolana, et egli si diede ad abbozzare in
               que'  marmi  figure  diverse,  e  ne  tirò  innanzi  una  fra  l'altre  in  un
               marmo di braccia dua e mezzo, che fu un Ercole che si tiene sotto fra

               le  gambe  un  Cacco  morto;  queste  bozze  restorono  nel  medesimo
               luogo per memoria di lui.

               In  questo  tempo  essendosi  scoperto  il  cartone  di  Michelagnolo
               Buonarroti, pieno di figure ignude, il quale Michelagnolo aveva fatto a
               Piero Soderini per la sala del Consiglio grande, concorsono, come s'è

               detto altrove, tutti gli artefici a disegnarlo per la sua eccellenza. Tra
               questi venne ancora Baccio e non andò molto che egli trapassò a tutti
               innanzi, perciò che egli dintornava, et ombrava, e finiva, e gl'ignudi
               intendeva  meglio  che  alcuno  degli  altri  disegnatori:  tra'  quali  era

               Iacopo  Sansovino,  Andrea  del  Sarto,  il  Rosso  ancor  che  giovane  et
               Alfonso  Barughetta  spagnolo,  insieme  con  molti  altri  lodati  artefici.
               Frequentando  più  che  tutti  gli  altri  il  luogo  Baccio  et  avendone  la
               chiave  contraffatta,  accadde  in  questo  tempo  che  Piero  Soderini  fu

               deposto dal governo l'anno 1512 e rimessa in stato la casa de' Medici.
               Nel  tumulto  addunque  del  palazzo  per  la  rinnovazione  dello  stato,
               Baccio da sé solo segretamente stracciò il cartone in molti pezzi; di
               che  non  si  sapendo  la  causa,  alcuni  dicevano  che  Baccio  l'aveva

               stracciato per avere appresso di sé qualche pezzo del cartone a suo
               modo:  alcuni  giudicarono  che  egli  volesse  tòrre  a'  giovani  quella
               commodità  perché  non  avessino  a  profittare  e  farsi  noti  nell'arte;
               alcuni dicevano che a far questo lo mosse l'affezzione di Lionardo da

               Vinci,  al  quale  il  cartone  del  Buonarroto  aveva  tolto  molta
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