Page 1326 - Giorgio Vasari
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VITA DI PIERINO DA VINCI SCULTORE



               Benché  coloro  si  sogliono  celebrare  i  quali  hanno  virtuosamente
               adoperato  alcuna  cosa,  nondimeno  se  le  già  fatte  opere  da  alcuno
               mostrano le non fatte, che molte sarebbono state e molto più rare, se
               caso  inopinato  e  fuor  dell'uso  comune  non  accadeva  che  le

               'nterroppe,  certamente  costui,  ove  sia  chi  dell'altrui  virtù  voglia
               essere giusto estimatore, così per l'una come per l'altra parte e per
               quanto e' fece, e per quel che fatto arebbe, meritamente sarà lodato
               e  celebrato.  Non  doverranno  addunque  al  Vinci  scultore  nuocere  i

               pochi anni che egli visse e torgli le degne lode nel giudizio di coloro
               che dopo noi verranno, considerando che egli allora fioriva e d'età e
               di studii, quando quel che ognuno ammira, fece e diede al mondo,
               ma era per mostrarne più copiosamente i frutti, se tempesta nimica i

               frutti e la pianta non isveglieva.

               Ricordomi  d'aver  altra  volta  detto  che  nel  castello  di  Vinci  nel
               Valdarno  di  sotto  fu  ser  Piero  padre  di  Lionardo  da  Vinci  pittore
               famosissimo. A questo ser Piero nacque, dopo Lionardo, Bartolomeo
               ultimo suo figliuolo, il quale standosi a Vinci e venuto in età, tolse per
               moglie  una  delle  prime  giovane  del  castello.  Era  desideroso

               Bartolomeo  d'avere  un  figliuol  mastio,  e  narrando  molte  volte  alla
               moglie  la  grandezza  dell'ingegno  che  aveva  avuto  Lionardo  suo
               fratello,  pregava  Iddio  che  la  facesse  degna  che  per  mezzo  di  lei

               nascesse  in  casa  sua  un  altro  Lionardo,  essendo  quello  già  morto.
               Natogli  adunque  in  breve  tempo,  secondo  il  suo  desiderio,  un
               grazioso fanciullo, gli voleva porre il nome di Lionardo, ma consigliato
               da' parenti a rifare il padre, gli pose nome Piero. Venuto nell'età di tre
               anni,  era  il  fanciullo  di  volto  bellissimo  e  ricciuto  e  molta  grazia

               mostrava  in  tutti  i  gesti  e  vivezza  d'ingegno  mirabile.  In  tanto  che
               venuto a Vinci et in casa Bartolomeo alloggiato maestro Giuliano del
               Carmine, astrologo eccellente, e seco un prete chiromante, che erano

               amendue amicissimi di Bartolomeo, e guardata la fronte e la mano
               del fanciullo, predissono al padre, l'astrologo e 'l chiromante insieme,
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