Page 1318 - Giorgio Vasari
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di braccia dodici, con le gambe dinanzi in alto e sopra quello una
figura armata e grande a proporzione, la quale figura avea sotto
genti ferite e morte: rappresentava il valorosissimo signor Giovanni
de' Medici padre di sua eccellenza. Fu quest'opera con tanto giudizio
et arte condotta dal Tribolo, ch'ella fu ammirata da chiunche la vide,
e quello che più fece maravigliare, fu la prestezza nella quale egli la
fece, aiutato fra gl'altri da Santi Buglioni scultore, il quale cadendo,
rimase storpiato d'una gamba, e poco mancò che non si morì. Di
ordine similmente del Tribolo fece, per la comedia che si recitò,
Aristotele da San Gallo (in queste veramente eccellentissimo, come si
dirà nella vita sua) una maravigliosa prospettiva. Et esso Tribolo fece
per gl'abiti degl'intermedii, che furono opera di Giovambatista Strozzi,
il quale ebbe carico di tutta la comedia, le più vaghe e belle
invenzioni di vestiti, di calzari, d'acconciature di capo e d'altri
abbigliamenti, che sia possibile imaginarsi. Le quali cose furono
cagione che il Duca si servì poi in molte capricciose mascherate
dell'ingegno del Tribolo, come in quella dell'Orsi, per un palio di
Bufole, in quella de' Corbi et in altre. Similmente l'anno che al detto
signor Duca nacque il signor don Francesco suo primogenito,
avendosi a fare nel tempio di San Giovanni di Firenze un suntuoso
apparato, il quale fusse onoratissimo e capace di cento nobilissime
giovani, le quali l'avevano ad accompagnare dal palazzo insino al
detto tempio, dove aveva a ricevere il battesimo, ne fu dato carico al
Tribolo, il quale insieme col Tasso, accomodandosi al luogo, fece che
quel tempio, che per sé è antico e bellissimo, pareva un nuovo
tempio alla moderna ottimamente inteso, insieme con i sederi intorno
riccamente adorni di pitture e d'oro.
Nel mezzo sotto la lanterna fece un vaso grande di legname
intagliato in otto facce, il quale posava il suo piede sopra quattro
scaglioni. Et in sui canti dell'otto facce erano certi viticcioni, i quali
movendosi da terra, dove erano alcune zampe di leone, avevano in
cima certi putti grandi i quali facendo varie attitudini tenevano con le
mani la bocca del vaso e colle spalle alcuni festoni che giravano e
facevano pendere nel vano del mezzo una ghirlanda attorno attorno.
Oltre ciò aveva fatto il Tribolo nel mezzo di questo vaso un