Page 1317 - Giorgio Vasari
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e buono, il lavoro. L'anno che si fece parentado fra il signor duca
Cosimo et il signor don Petro di Tolledo, marchese di Villa Franca,
allora veceré di Napoli, pigliando il signor Duca per moglie la signora
Leonora sua figliuola, nel farsi in Fiorenza l'apparato delle nozze, fu
dato cura al Tribolo di fare alla porta al Prato, per la quale doveva la
sposa entrare venendo dal Poggio, un arco trionfale; il quale egli fece
bellissimo, e molto ornato di colonne, pilastri, architravi, cornicioni e
frontespizii. E perché il detto arco andava tutto pieno di storie e di
figure, oltre alle statue, che furono di man del Tribolo, fecero tutte le
dette pitture Battista Franco Viniziano, Ridolfo Ghirlandaio e Michele
suo discepolo. La principal figura dunque, che fece il Tribolo in
quest'opera, la quale fu posta sopra il frontespizio nella punta del
mezzo sopra un dado fatto di rilievo, fu una femina di cinque braccia,
fatta per la Fecondità, con cinque putti, tre avolti alle gambe, uno in
grembo e l'altro al collo. E questa, dove cala il frontespizio, era
messa in mezzo da due figure della medesima grandezza, una da
ogni banda. Delle quali figure, che stavano a giacere, una era la
Sicurtà, che s'appoggiava sopra una colonna con una verga sottile in
mano, e l'altra era l'Eternità con una palla nelle braccia e sotto ai
piedi un vecchio canuto figurato per lo Tempo col Sole e Luna in collo.
Non dirò quali fussero l'opere di pittura che furono in questo arco,
perché può vedersi ciascuno nella discrizione dell'apparato di quelle
nozze, e perché il Tribolo ebbe particolar cura degl'ornamenti del
palazzo de' Medici egli fece fare nelle lunette delle volte del cortile,
molte imprese con motti a proposito a quelle nozze e tutte quelle de'
più illustri di casa Medici. Oltre ciò nel cortile grande scoperto fece un
suntuosissimo apparato pieno di storie, cioè da una parte di Romani e
Greci, e dall'altre di cose state fatte da uomini illustri di detta casa
Medici, che tutte furono condotte dai più eccellenti giovani pittori che
allora fussero in Fiorenza di ordine del Tribolo, Bronzino,
Pierfrancesco di Sandro, Francesco Bacchiacca, Domenico Conti,
Antonio di Domenico e Battista Franco Viniziano. Fece anco il Tribolo
in sulla piazza di San Marco, sopra un grandissimo basamento alto
braccia dieci (nel quale il Bronzino aveva dipinte di color di bronzo
due bellissime storie) nel zoccolo che era sopra le cornici, un cavallo