Page 1310 - Giorgio Vasari
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Mugnone nel monte Asinaio; fece dunque il Tribolo per esso
Mugnone, per dire quello che è fatto, una figura di pietra bigia lunga
quattro braccia e raccolta in bellissima attitudine, la quale ha sopra la
spalla un vaso che versa acqua in un pilo e l'altra posa in terra,
appoggiandovisi sopra, avendo la gamba manca a cavallo sopra la
ritta. E dietro a questo fiume è una femina figurata per Fiesole, la
quale tutta ignuda nel mezzo della nicchia esce fra le spugne di que'
sassi, tenendo in mano una luna, che è l'antica insegna de' Fiesolani.
Sotto questa nicchia è un grandissimo pilo sostenuto da due
capricorni grandi, che sono una dell'imprese del Duca, dai quali
capricorni pendono alcuni festoni e maschere bellissime, e dalle labra
esce l'acqua del detto pilo, che essendo colmo nel mezzo e sboccato
dalle bande, viene tutta quella che sopravanza a versarsi dai detti
lati, per le bocche de' capricorni et a caminar, poi che è cascato in sul
basamento cavo del pilo, per gl'orticini che sono intorno alle mura del
giardino del laberinto, dove sono fra nicchia e nicchia fonti, e fra le
fonti spalliere di melaranci e melagrani.
Nel secondo sopra detto giardino, dove avea disegnato il Tribolo che
si facesse il monte Asinaio, che aveva a dar l'acqua al detto
Mugnone, aveva a essere dall'altra banda, passata la porta, il monte
della Falterona in somigliante figura. E sì come da questo monte ha
origine il fiume Arno, così la statua figurata per esso nel giardino del
laberinto, dirimpetto a Mugnone, aveva a ricevere l'acqua della detta
Falterona. Ma perché la figura di detto monte, né la sua fonte ha mai
avuto il suo fine, parleremo della fonte e del fiume Arno, che dal
Tribolo fu condotto a perfezzione. E dunque questo fiume [ha] il suo
vaso sopra una coscia et appoggiasi con un braccio, stando a giacere,
sopra un leone che tiene un giglio in mano, e l'acqua riceve il vaso
dal muro forato, dietro al quale aveva a essere la Falterona, nella
maniera a punto che si è detto ricevere la sua la statua del fiume
Mugnone. E perché il pilo lungo è in tutto simile a quello di Mugnone
non dirò altro se non che è un peccato che la bontà et eccellenza di
queste opere non siano di marmo, essendo veramente bellissime.
Seguitando poi il Tribolo l'opera del condotto, fece venire l'acqua
della grotta, che passando sotto il giardino degl'aranci e poi l'altro, la