Page 1304 - Giorgio Vasari
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post devictos hostes, Italiae pace restituta et salutato Ferdinando
frate, expulsis iterum Turcis, Africaque perdomita, Alexander Medici
dux Florentiae dedicavit".
Partita sua maestà di Firenze, si diede principio, aspettandosi la
figliuola, al preparamento delle nozze, e perché potesse alloggiare
ella e la veceregina di Napoli che era in sua compagnia, secondo
l'ordine di sua eccellenza, in casa Messer Ottaviano de' Medici
comodamente, fatta in quattro settimane con stupore d'ognuno una
giunta alle sue case vecchie, il Tribolo, Andrea di Cosimo pittore et io,
in dieci dì con l'aiuto di circa novanta scultori e pittori della città fra
garzoni e maestri, demmo compimento, quanto alla casa et
ornamenti di quella, all'apparecchio delle nozze dipignendo le logge, i
cortili e gl'altri ricetti di quella, secondo che a tante nozze conveniva.
Nel quale ornamento fece il Tribolo, oltre all'altre cose, intorno alla
porta principale due vittorie di mezzo rilievo, sostenute da due
termini grandi, le quali reggevano un'arme dell'imperator, pendente
dal collo d'un'aquila tutta tonda molto bella. Fece ancora il medesimo
certi putti, pur tutti tondi e grandi, che sopra i frontespizii d'alcune
porte mettevano in mezzo certe teste, che furono molto lodati.
Intanto ebbe lettere il Tribolo da Bologna mentre si facevano le
nozze, per le quali Messer Pietro del Magno, suo grande amico, lo
pregava fusse contento andare a Bologna a far alla Madonna di
Galina, dove era già fatto un ornamento bellissimo di marmo, una
storia di braccia tre e mezzo pur di marmo, perché il Tribolo non si
trovando aver allora altro che far, andò, e fatto il modello d'una
Madonna che saglie in cielo, e sotto i dodici Apostoli in varie
attitudini, che piacque essendo bellissima, mise mano a lavorare, ma
con poca sua sodisfazione perché, essendo il marmo che lavorava di
quelli di Milano, saligno, smeriglioso e cattivo, gli pareva gettar via il
tempo, senza una dilettazione al mondo di quelle che si hanno nel
lavorare, i quali si lavorano con piacere et in ultimo condotti
mostrano una pelle che par propriamente di carne. Pur tanto fece,
ch'ell'era già quasi che finita quando io, avendo disposto il duca
Alessandro a far tornar Michelagnolo da Roma e gl'altri per finire
l'opera della sagrestia cominciata da Clemente, dissegnava dargli che