Page 1284 - Giorgio Vasari
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acutissima  si  morì.  Fu  suo  creato  Bartolomeo  Torri,  nato  di  assai
               nobile famiglia in Arezzo, il quale condottosi a Roma, sotto don Giulio
               Clovio  miniatore  eccellentissimo,  veramente  attese  di  maniera  al
               disegno  et  allo  studio  degl'ignudi,  ma  più  alla  notomia,  che  si  era
               fatto  valente  e  tenuto  il  migliore  disegnatore  di  Roma.  E  non  ha

               molto, che don Silvano Razzi mi disse don Giulio Clovio avergli detto
               in Roma, dopo aver molto lodato questo giovane, quello stesso che a
               me ha molte volte affermato, cioè non se l'essere levato di casa per

               altro  che  per  le  sporcherie  della  notomia,  perciò  che  teneva  tanto
               nelle  stanze  e  sotto  il  letto  membra  e  pezzi  d'uomini,  che
               ammorbavano  la  casa.  Oltre  ciò,  stracurando  costui  la  vita  sua  e
               pensando  che  lo  stare  come  filosofaccio  sporco  e  senza  regola  di
               vivere e fuggendo la conversazione degl'uomini, fusse la via da farsi

               grande et immortale, si condusse male affatto; perciò che la natura
               non  può  tolerare  le  soverchie  ingiurie  che  alcuni  tallora  le  fanno.
               Infermatosi  adunque  Bartolomeo  d'anni  venticinque,  se  ne  tornò  in

               Arezzo  per  curarsi  e  vedere  di  riaversi,  ma  non  gli  riuscì  perché,
               continuando  i  suoi  soliti  studii  et  i  medesimi  disordini,  in  quattro
               mesi,  poco  dopo  Giovan  Antonio,  morendo  gli  fece  compagnia.  La
               perdita  del  quale  giovane  dolse  infinitamente  a  tutta  la  sua  città,
               perciò che vivendo era per fare, secondo il gran principio dell'opere

               sue, grandissimo onore alla patria et a tutta Toscana, e chi vede dei
               disegni che fece, essendo anco giovinetto, resta maravigliato e, per
               essere mancato sì presto, pieno di compassione.
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