Page 1270 - Giorgio Vasari
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chiaro del marmo bianco e profilate con lo scarpello, trovò che in
questo modo col marmo bianco e bigio si potevano fare cose di pietra
a uso di chiaro scuro perfettamente. Fattone dunque saggio, gli riuscì
l'opera tanto bene e per l'invenzione e per lo disegno fondato e copia
di figure, che egli a questo modo diede principio al più bello et al più
grande e magnifico pavimento che mai fusse stato fatto, e ne
condusse a poco a poco mentre che visse una gran parte. D'intorno
all'altare maggiore fece una fregiatura di quadri, nella quale, per
seguire l'ordine delle storie state cominciate da Duccio, fece istorie
del Genesi, cioè Adamo et Eva, che sono cacciati del Paradiso e
lavorano la terra; il sagrifizio d'Abel e quello di Melchisedech. E
dinanzi all'altare è in una storia grande Abraam che vuole sacrificare
Isaac, e questa ha intorno una fregiatura di mezze figure, le quali
portando varii animali, mostrano d'andare a sacrificare. Scendendo gli
scalini, si truova un altro quadro grande, che accompagna quel di
sopra: nel quale Domenico fece Moisè che riceve da Dio le leggi
sopra il Monte Sinai; e da basso è quando trovato il popolo, che
adorava il vitello dell'oro, si adira e rompe le tavole, nelle quali era
scritta essa legge.
A traverso della chiesa, dirimpetto al pergamo, sotto questa storia è
un fregio di figure in gran numero, il quale è composto con tanta
grazia e disegno, che più non si può dire. Et in questo è Moisè, il
quale percotendo la pietra nel deserto, ne fa scaturire l'acqua e dà
bere al popolo assetato, dove Domenico fece, per la lunghezza di
tutto il fregio disteso, l'acqua del fiume della quale in diversi modi
bee il popolo con tanta e vivezza e vaghezza, che non è quasi
possibile imaginarsi le più vaghe leggiadrie e belle e graziose
attitudini di figure, che sono in questa storia: chi si china a bere in
terra, chi s'inginocchia dinanzi al sasso che versa l'acqua, chi ne
attigne con vasi e chi con tazze, et altri finalmente bee con mano. Vi
sono oltre ciò, alcuni che conducono animali a bere con molta letizia
di quel popolo. Ma fra l'altre cose vi è maraviglioso un putto, il quale
preso un cagnolo per la testa e pel collo, lo tuffa col muso nell'acqua,
perché bea; e quello poi, avendo bevuto, scrolla la testa tanto bene,
per non voler più bere, che par vivo. Et insomma questa fregiatura è